miércoles, 20 de marzo de 2013

viernes, 15 de marzo de 2013

La morte di Hugo Chávez e le calunnie de “Il Fatto” - Parte 1

Attilio Folliero e Cecilia Laya da Caracas (*)

Mentre in tutto il mondo, oltre un miliardo di persone assitiva in TV al funerale dello statista venezuelano, al quale rendevano omaggio una sessantina di delegazioni, tra cui una quarantina di capi di stato e di governo, in Italia il quotodiano diretto da Antonio Padellaro, “Il Fatto” metteva in discredito Hugo Chávez ed il popolo venezuelano. Anche il candidato oppositore Henriques Capriles Radonski ha dovuto chiedere perdono per aver dubitato sulle modalità e circostanze della morte di Chavez. Padellaro più papista del papa.

La morte di Hugo Chávez e le calunnie de “Il Fatto”

Il fatto quotidiano, giornale ritenuto di sinistra e diretto da Antonio Padellaro, anche nel giorno della morte di Hugo Chávez continua a gettare discredito e vomitare articoli infamanti sullo statista latinoamericano e contro il popolo venezuelano.

Padellaro ha affidato il commento della figura di Chávez a giornalisti famosi per i loro attacchi continui non solo a Chávez, ma anche a Cuba e a tutto ciò che che si oppone all’imperialismo statunitense ed al neoliberismo: Angela Nocioni, Anna Vullo, Roberta Zunini e Massimo Cavallini sono i paladini prescelti per commentare la morte di Chávez e cominciare l’opera di discredito verso il suo successore, Nicolas Maduro Moros.

miércoles, 6 de marzo de 2013

Franklin González y Jesus David Rojas Hernandez en homenaje a Hugo Chavez

Ayer se fue Hugo Chavez. Publico dos mensajes de dos compatriotas.

La vida fue muy ingrata con nosotros 
de Franklin González

El día martes 5 de marzo de 2013 la vida fue muy ingrata con nosotros: nos dio un golpe duro, muy duro. 

Nos quitó físicamente a nuestro comandante, a nuestro presidente, a nuestro líder. Comandante, presidente y líder de la República Bolivariana de Venezuela pero también de otros pueblos del mundo. 

Su corazón era de pueblo porque era inmenso, no mezquino, era solidario. Incapaz de odiar y siempre dispuesto a perdonar. 

Su patria como para nuestro Libertador Simón Bolívar era América. 

Su legado se anidó en nuestro pueblo y será guía permanente para la lucha que tenemos por delante, ahora con una profunda conciencia.