domingo, 7 de mayo de 2017

In Francia il ballottaggio per l’elezione del Presidente della Repubblica (Chi sarà eletto? Macron, l'uomo dei Rothschild o Le Pen, la donna dei Rothschild?)

Attilio Folliero, Caracas 07/05/2017

La ruota della fortuna
The Economist dicembre 2016
Oggi si elegge in Francia il Presidente della Repubblica. Lo scorso 23 aprile si è svolto il primo turno e come è noto il più votato è stato Emmanuel Macron che ha preso 8.656.346 di voti, ossia il 24,01%; a contendersi la vittoria nel ballottaggio con Macron ci sarà Marine Le Pen che al primo turno ha preso 7.678.491 di voti ed il 21,30%.

Macron è un banchiere, esponente di un partito di destra. Si parla di lui come dell’uomo dei Rothschild, l’uomo che difende l’Europa dei banchieri, l’Europa dell’Euro al servizio della finanza.

Marine Le Pen proviene dal partito del Frente Nacional, un partito di estrema destra, razzista fondato da suo padre. Le Pen ed il suo partito si dichiarano antieuropeisti, addirittura si pensa che una sua vittoria potrebbe portare la Francia fuori dall’Euro e dall’Europa.

Dunque a contendersi la vittoria saranno due esponenti della destra, anzi dell’estrema destra, visto che la destra storica era rappresentata da François Fillon dei Repubblicani, rimasto fuori dal ballottagio per esserrsi classificato al terzo posto con 7.212.995 voti, ossia il 20,01%.

Quarto classificato al primo turno l’uomo della "sinistra" Jean-Luc Mélenchon, che ha preso 7.059.951 voti ed il 19,58%.

A seguire, Benoit Hamon il candidato del Partito Socialista che ha preso solamente 2.291.288 voti, ossia il 6,36%; in sostanza il Partito Socialista dell’attuale Presidente Hollande si è letteralmente liquefatto. Al primo turno c’erano altri sei candidate che complessivamente hanno preso meno del 9%.

Nella tabella seguente il riepilogo dei risultati di tutti i candidati.

Candidati
Partiti
Voti
 %
Emmanuel Macron
En Marche!
8.656.346
24,01 %
Marine Le Pen
Fronte Nazionale
7.678.491
21,30 %
François Fillon
I Repubblicani
7.212.995
20,01 %
Jean-Luc Mélenchon
France Insoumise
7.059.951
19,58 %
Benoît Hamon
Partito Socialista
2.291.288
6,36 %
Nicolas Dupont-Aignan
Alzati Francia
1.695.000
4,70 %
Jean Lassalle
Resistere!
435.301
1,21 %
Philippe Poutou
Nuovo Partito Anticapitalista
394.505
1,09 %
François Asselineau
Unione Popolare Repubblicana
332.547
0,92 %
Nathalie Arthaud
Lotta Operaia
232.384
0,64 %
Jacques Cheminade
Solidarietà e Progresso
65.586
0,18 %
Totale
36.054.394
100 %

Dunque due esponenti dell’estrema destra si contendono la vittoria e dei due dicono che il favorito sia il banchiere Macron, che gode o goderebbe dell’appoggio dei Rothschild e dell’alta finanza. In realtà Macron e Le Pen sono due aspetti della stessa moneta: entrambi sono al servizio del capitale.

Gli interessi del capitale, però non sono univoci; sebbene tutti i capitalisti abbiano il comune interesse di classe nel preservare il sistema (capitalista, appunto), poi sono tutti in lotta tra loro per raggiungere i maggiori guadagni possibili. Quello che meraviglia, fino ad un certo punto, è la posizione della “sinistra” o “pseudo sinistra”; Jean-Luc Mélenchon del movimento "La France Insoumise" (FI) proviene dalle file del Partito Socialista, per il quale è stato anche ministro in precedenti governi. Dice che al secondo turno non voterà per Le Pen; implicitamente sta invitando a votare per Macron. Il presidente in carica Hollnde ha invece invitato a votare per Macron. In sostanza i “sinistri” hanno deciso di appoggiare quello che definiscono il meno peggio, ossia Macron; in sostanza stanno comunque invitando il popolo ad appoggiare il loro carnefice.

In ogni caso, entrambi i candidati sono esponenti di chi conta veramente, ossia l'oligarchia internazionale, i Rothschild, i Rockefeller, i Soros. Non solo Macron, come riportato da tutti i media è l’uomo dei Rothschild, anche Le Pen è una carta dei Rothschild.

Il The Economist di Londra, uno dei più influenti media del mondo ogni anno, a dicembre fa le previsioni per l’anno seguente. Lo scorso dicembre ha dedicato un numero alle previsioni per il 2017.

Come sempre le previsioni non sono fatte in maniera esplicita, ma avvengono mediante carte astrali, mediante simboli che contengono indicazioni che il più delle volte sono di difficile interpretazione; ossia usa un linguaggio segreto, come se il messaggio fosse indirizzato solo ad alcuni iniziati.

Prima di tutto, chi è il proprietario di questo importante mezzo di informazione mondiale? Il “The Economist” è proprietà dei Rothschild e quelle che vengono definite dai più previsioni per l’anno seguente, in realtà più che previsioni sono indicazioni per come si muoveranno nel corso dell’anno seguente.

La copertina del The Economist dedicato alle previsioni per il 2017
Lo scorso dicembre, le “previsioni” del “The Economist” per l’anno 2017 sono state affidate alle carte dei tarocchi e sono di difficile interpretazione.

Non sono un esperto di tarocchi e quindi non è mia intenzione soffermarmi ad analizzare queste previsioni. Semplicemente mi soffermo a commentare la carta che parla delle elezioni francesi, anzi nella carta denominata “La ruota della fortuna” si fa riferimento alle elezioni che si svolgeranno quest’anno in tre dei principali paesi europei: Olanda (ci sono state il 15 marzo), Francia (7 maggio) e Germania (24 settembre).

Prima di tutto notiamo che la carta è divisa in due parti ben distinte: nella parte destra c’è un nuvolone e un fulmine, come a dire tempesta in vista per chi si trova in questa parte; nella parte sinistra c’è il sole ed appare sereno.

In Olanda le elezioni si sono svolte il 15 marzo; il candidato Geert Wilders a lungo dato per vincitore assoluto dai sondaggi (come riporta anche Wikipedia), alla fine è risultato sconfitto da Mark Rutte. A dicembre, quando il The Economist ha fatto le sue previsioni, al contrario dei sondaggi che davano in vantaggio Geert Wilders, in questa carta dedicata alle elezioni viene inserito proprio Mark Rutte (riconoscibile nella carta dei tarocchi per la bandiera dell’Olanda e gli occhiali; l’altro candidato non usa gli occhiali); inoltre la testa dell’olandese appare nella parte serena della carta, il che mi sembra che stia ad indicare la sua vittoria. La carta dei tarocchi sembra dire che i Rothschild puntavano proprio su Mark Ruttle.

Per quanto riguarda le elezioni francesi nella carta innanzitutto appare Marine Le Pen nella parte superiore di sinistra, ossia anche lei nel sereno e soprattutto appare in ascesa. I Rothschild hanno puntato su Le Pen? Macron è notorio che sia un loro uomo, ma non mi meraviglierebbe se a vincere fosse la Le Pen. In ogni caso comunque vadano le elezioni in Francia a vincere sarà un uomo (o una donna) dei Rothschild, messo a capo della Francia per fare i loro interessi. Nella stessa carta appare anche Angela Merkel, a simboleggiare le elezioni tedesche. La Merkel però innanzitutto appare a testa in giù, come a dire alla fine della sua carriera, poi è sicuramente nella parte burrascosa della carta ed infine è colpita da un fulmine. La carta sembra dire proprio che la Merkel è alla fine della sua carriera politica, ovvero i Rothschild hanno deciso di abbandonarla e quindi puntano su uno dei suoi avversari.

Infine noto un ulteriore elemento: tutti e tre i personaggi della carta appaiono legati. Significa che sono tutti legati agli interessi dei Rothschild e del gran capitale che loro rappresentano?

Il popolo ogni volta che è chiamato a votare si illude di decidere e con il suo voto pensa di contribuire a cambiare il mondo ed il sistema. Niente di più falso e illusorio; le decisioni vere vengono prese altrove; il popolo vota un candidato ma le scelte del candidato le ha fatte qualcun altro; chiunque sarà il vincitore della elezione, questi sarà al servizio del sistema e dei Rothschild.
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