Attilio Folliero, Caracas
15/05/2008 - Aggiornato 02/06/2008
E'
come dire: "ci stiamo incamminando nuovamente verso la schiavitù".
Tra i primi provvedimenti del nuovo governo Berlusconi vi è la detassazione
degli straordinari. Tutti d’accordo e felici, nessuna voce critica. Il
provvedimento è passato come aiuto alle famiglie di operai ed impigati! Di
conseguenza nessun sindacato, nessun partito di sinistra o pseudo sinistra ha
avuto niente da ridire; nessun lavoratore ha alzato la voce e nessuno sembra
ricordarsi della storia dell’umanità, delle lotte per vincere la schiavitù.
Circa
23 secoli fa, Aristotele giustificava la schiavitù e definiva lo schiavo come
“essere che per natura non appartiene a se stesso ma a un altro ...” (Politica
1254 a). Per Aristotele lo schiavo è uno strumento, anzi appartiene al genere
degli strumenti animati (al quale appartengono anche gli animali domestici) e
la sua differenza specifica è che parla. Quanto all'utilità la differenza è
minima: entrambi prestano aiuto con le forze fisiche per le necessità della
vita, sia gli schivi sia gli animali domestici. Per Aristotele è evidente che
taluni sono per natura liberi, altri schiavi, e che per costoro è giusto essere
schiavi.