viernes, 30 de octubre de 2009

L'attività di Attilio Folliero negli anni 1999-2001: da "ilfilorosso" all'interesse per le vicende venezuelane

Attilio Folliero, Caracas 30/10/2009 - Attualizzato 26/01/2013 e 08/08/2015

Nel 1999 Attilio Folliero e Nicola Catenazzo (foto a sinistra) decidono di fondare a Lucera, un giornale locale: "ilfilorosso". L'idea nasce nell'ambito della locale sezione del Partito della Rifondazione Comunista, ma senza mai concretizzarsi.

I due, senza aiuto alcuno, decidono di realizzare ugualmente il giornale, facendolo apparire come bollettino della locale sezione; speravano in questo modo di trovare appoggio e finanziamenti necessari a mandare avanti il progetto. A parte l'editoriale e qualche altro scritto, il giornale è interamente frutto dei due, dagli articoli, alla scelta dei contenuti alla grafica (sicuramente carente e migliorabile, ma si era alla prima esperienza!), alla impaginazione, fino alla stampa (presso una locale tipografia) ed alla distribuzione (gratuita).

Il Matrimonio dei miei genitori (Lucera, 30/10/1961)

Attilio Folliero, Caracas 30/10/2009 - Aggiornato 13/09/2015

In occasione del 48 anniversario di matrimonio dei miei genitori, ho preparato questo video con le foto in bianco e nero del loro matrimonio.

Il matrimonio dei miei genitori, Francesco Paolo Folliero e Carmela Di Gioia, fu celebrato a  Lucera, il 30 ottobre del 1961, nella chiesa di San Giovanni.

Purtroppo mio padre è venuto a mancare il 1 dicembre del 2010, per cui i miei genitori sono vissuti insieme 49 anni ed un mese.

Mia madre è viva.


Matrimonio Carmela Di Gioia e Francesco Paolo Folliero

La collaborazione di Attilio Folliero con "Qui Foggia" (1984-1986)

Attilio Folliero, Caracas 30/10/2009 - Attualizzato 26/01/2013

Nel 1984, Attilio Folliero inizia a collaborare col quotidiano di Foggia "Qui Foggia". (a lato copia di una prima pagina). Inizialmente collabora come corrispondente da Lucera, la sua città, appunto in provincia di Foggia. Il suo primo articolo appare il 25 marzo 03 del 1984.

Col passare del tempo, oltre a continuare ad occuparsi della sua città, inizia a scrivere articoli di opinione, riuscendo a ritagliarsi uno spazio tutto suo, in una rubrica intitolata "Asterischi". La maggior parte degli articoli venivano firmati con lo pseudonimo Ilio Italiano. Ilio era una sorta di diminutivo di Attilio ed Italiano perché aveva una certa assonanza con Ilio.