Fonte: Aquiestoy, 17/10/2007
Via: Selvas, Umberto Marabese, Scomunicando
Quella “notte dimenticata” del 17 ottobre del 1961. Nella
foto soldati francesi si mettono in mostra con una donna algerina
catturata. Siamo ai tempi della guerra di liberazione in Algeria.
Oggi voglio parlare di un avvenimento che, per una serie di eventi casuali, ho conosciuto in questi giorni a Parigi e mi ha particolamente impressionato. Si tratta del massacro di centinaia di Algerini che volevano manifestare pacificamente per il centro di Parigi chiedendo l'indipendenza del loro Paese.
Rara foto del 17 ottobre 1961 |
Siamo nel 1961, in piena guerra d’Algeria e la risposta della Francia colonialista è terribile: centinaia di morti, molti scomparsi, corpi gettati dai flics nella Senna. E poi il silenzio, l’oblio e la rimozione.
Un piccolo tentativo di raccontare quella "notte
dimenticata"… Il 17 ottobre qui in Francia è un giorno come tutti gli
altri. Oggi ho sfogliato diversi giornali ma, a parte l'Humanitè che ne
parla sin dalla prima pagina, negli altri non c'è traccia di memoria.
(Per etica della ricerca dico che ho guardato in particolare i giornali
distribuiti gratuitamente che sono diffussissimi qui in Francia insieme
ad altri da Le Monde a Le Figaro).
Una delle sensazioni più forti è
proprio quella della percezione di silenzio che avviluppa il giorno del
massacro di Parigi del '61. Si tratta della più grande mattanza
consumatasi nella Francia metropolitana dal 1945 in poi. Io non lo
sapevo prima di 5 giorni fa. Non sono l'unico, grazie anche ai miei
colocataries J. e C., mi hanno detto che in Francia pochi sanno cosa è
accaduto quel giorno. Per provare a scrivere e presentare un po' di
questa vicenda sto leggendo un libro "La Battaile de Paris" di Jean Luc
Einaudi, presentatomi come il migliore libro di ricostruzione storica,
ho visto il film "Nuit noir" di Alain Tasma (France, 2004) ed ho letto
vari articoli online.
Ho cercato di vedere se il libro è disponibile
in qualche biblioteca italiana ma credo di no (Trento e Vicenza non
sembra), forse non l'hanno neanche tradotto; del film invece ho trovato
in italiano una breve recensione, ma non so se è stato doppiato o è reperibile in Italia.
Una breve sintesi dei fatti: in Francia nel '61 la crisi della guerra
d'Algeria scuoteva il governo di De Gaulle, nello stesso periodo
avvenivano massacri e torture sistematici in Algeria mentre si avviavano
i primi contatti per la negozazione tra la Francia e FLN
dell'indipendenza algerina.
Resistenti del FNL torturati dai soldati francesi |
A Parigi ci sono stati diversi attentati
conto poliziotti che organizzavano rafles (termine per indicare brutali
retate in stile di quelle contro gli ebrei durante il regime di Vichy)
selvagge contro i nordafricani, maltrattati e che subivano un pesante
razzismo.
Nello stesso tempo si è attivata un'organizzazione di
esterma destra armata, l'OAS (Organisation Armée Sècrete) apertamente
ostile ad ogni forma di negoziato sull'Algeria, che è arrivata a fare un
attentato a De Gaulle, un tentato colpo di stato e diversi omicidi. Questa formazione nazionalista (l'Algeria fa parte della Francia, è
Francia all'epoca) è apertamente razzista e conta su un forte appoggio
tra le forze armate e quelle di polizia.
In questo clima estremamente
teso alcuni flics, certi dell'impunità, compiono dei sequestri e
uccisioni di Algerini. Nei mesi di settembre e ottobre 1961 i casi di
cadaveri massacrati sconoscuiti ritrovati nella Senna o nei boschi
vicino Parigi aumenta in maniera esponenziale.
La situazione è esplosiva e il prefetto di Parigi, tal Maurice Papon,
prefetto di Lille e collaboratore dei nazisti durante la seconda guerra
mondiale, ordina il 5 ottobre il coprifuoco per tutti gli Algerini. E'
solo l'ultimo di atti razzisti e criminali contro la popolazione
Algerina.
L' Fln, profondamente radicato nel territorio,
(un'organizzazione militare che esigeva il pagamento di contributi da
tutti gli Algerini in Francia) per dimostrare la propria forza e il
proprio seguito in un momento cruciale dei negoziati lancia una
manifestazione di tutti gli Algerini (tutti nel senso che chi non andava
era considerato un disertore, sebbene la gran parte fosse d'accordo con
loro) in centro a Parigi contro il coprifuoco. Una manifestazione
imponente e pacifica per mostrare la tenacia della lotta per
l'indipendenza e contro il colonialismo Francese.
Per il governo
Francese la manifestazione era un atto di guerra di un gruppo
terroristico sul suolo della capitale della Francia metropolitana. Viene data carta bianca al prefetto Papon per reprimere la manifestazione che deve essere impedita.
Quella
sera oltre 15.000 Algerini vengono arrestati in rastrellamenti su tutta
Parigi e portati in centri di detenzione che diventano macellerie.
Laddove si forma un abbozzo di corteo la polizia apre il fuoco su
manifestanti disarmati e spacca teste con i suoi manici di piccone
lunghi oltre 1 metro. I morti sono immediatamente moltissimi. In centro a
Parigi vicino a Ponte Saint Michel, nel quartiere dove vivono centinaia
di Algerini si forma un corteo che viene attaccato dai flics.
La
scena, descritta da testimoni, è raccappriciante: sotto le finestre
della Prefettura di Parigi, gli Algerini vengono massacrati, decine di
corpi di morti o moribondi vengono lanciati nella Senna dal Ponte, i
rimanenti vengono portati nella corte della Prefettura e picchiati
ancora e ancora (alcuni dicono di 50 morti solo in quel luogo). Nei
centri di concentramento le botte vanno avanti per oltre 2 giorni senza
la presenza di occhi indiscreti, poi ci sono le espulsioni di massa in
Algeria.
Decine e decine di Algerini "sono scomparsi", cadaveri riaffiorano a decine dalla Senna nei giorni successivi.
La
polizia comunica alla stampa di essere stata attaccata da persone
armate e che si è difesa causando 2 morti (poi diventati 3) e diversi
feriti. La stampa salvo rarissime eccezzioni (la rivista di Sartre e
Testimonianza Cristiana) ci crede, su quella giornata cade il silenzio e
l'oblio.
Che, sebbene l'attuale sindaco di Parigi abbia apposto una
piccola targa sul ponte S. Michel, sembra durare ancora oggi. La cifra
di morti ufficiale è ancora quella di 3 (gli storici realisti la
collocano tra 200 e 300), nessuno è stato condannato per i fatti.
Oggi è l'anniversario, sono stato a una conferenza all'università di
Saint Denis, dove in aula semideserta ho potuto ascoltare le
testimonianze di Jean-Luc Einaudi (storico), Olivier Le Cour Grandmaison
(Politologo) e due testimoni dei fatti.
Per questo parto con una traduzione della quarta di copertina del testo di Einaudi.
"Parigi, martedi' 17 ottobre 1961. Dopo l'appello dell' FLN (Fronte di Liberazione Nazionale Algerino) gli Algerini della regione Parigina cercano di manifestare la sera contro il coprifuoco. Durante la notte, sotto una pioggia battente, è un massacro.
Secondo la versione ufficiale, resa pubblica l'indomani, gli scontri hanno causato 2 morti tra i manifestanti e 2 poliziotti feriti da arma da fuoco. La tesi è chiara: gli Algerini erano armati e la polizia ha agito per legittima difesa. I giorni seguenti saranno usati dai poteri pubblici per far ostacolare tutte le inchieste, con il tacito accordo dell'opinione pubblica. Il massacro sarà cosi'respinto dalla coscienza collettiva.
Jean-Luc Einaudi ha pazientemente ricostruito la successione degli avvenimenti, dopo aver consultato dei documento d'archivio inediti, i registri dei cimiteri parigini, la stampa dell'epoca, i testi ufficilai ed aver ascoltato più di un centinaio di testimoni diretti o indiretti. Racconta, ora per ora, caso per caso, come la polizia parigina abbia fucilato, annegato, massacrato a colpi di bastone Algerini disarmati. (…)"
(Tratto e tradotto da "La Bataille de Paris" di Jean-Luc Einaudi, éditions du Seuil, 1991).
La locandina di "Nuit Noire" |
Ecco alcuni passaggi tradotti da wikipedia france:
"Il massacro del 17 ottobre 1961 indica la repressione compiuta picchiando una manifestazione pacifica in favore dell'indipendenza dell'Algeria a Parigi. Secondo le stime, tra 32 e 325 magrebini sono morti sotto i colpi della polizia francese, allora comandata dal prefetto Maurice Papon. Decine di manifestanti sono state gettate nella Senna, tanti altri sono morti nei centri di detenzione nei quali sono stati rinchiusi per 4 giorni. Negato dalle più alte autorità dellè epoca, il massacro non ha iniziato ad essere oggetto di ricerche che a partire da metà degli anni '70. e' diventato conosciuto quando Murice Papon ha perso un processo di diffamazione contro uno storico (Einaudi ndd) nel 1999".
Per maggiori informazioni in italiano ho trovato questo articolo di Claude Liauzu su Le Monde Diplomatique di febbraio 1999.
In francese si possono segnalare il sito dell'associazione 17 octobre e un articolo da un sito algerino.
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Per un blog è molto importante che il lettore faccia lo sforzo di cliccare sui tasti social "Mi piace", "Tweet", “G+”, etc. che trovate qui sotto o a lato. Grazie
Muito interessante prof., não conhecia está parte da História.
ResponderEliminarCiao Attilio , molto interessante, posso prenderlo per il mio blog?
ResponderEliminarCaro Gian carlo Certo che puoi riprenderlo. L'articolo non e' mio; io l'ho ripreso da altri blog, di cui indico la fonte. Cordiali saluti
Eliminargrazie, hasta pronto
EliminarOas. Solo la sigla fa rabbrividire
ResponderEliminarincredibile! non ho parole,non si sono intitolati Je suis Algerines
ResponderEliminarLa democratica francia !!! quando sono al potere, sono tutti uguali, BESTIE.
ResponderEliminargrazie. E' vero, in Francia c'è un silenzio totale, anche se qualcosina ho saputo da alcuno militari in pensione che, all'epoca erano stati messi in alerte. vorrei però segnalare che la foto non può rappresentare una donna algerina (nord-africana) per nessun motivo (le donne musulmane hanno il pube interamente depilato)
ResponderEliminarSu Abebook.fr il libro c'è.
ResponderEliminarSu Abebook.fr il libro c'è.
ResponderEliminarMagari dopo tanti giorni di prigionia i peli saranno cresciuti!
ResponderEliminarInvolontariamente ho cancellato questo commento! Invece di dare a pubblicare ho dato a Eliminare! Mi dispiace.
EliminarSembra che oggi FB stia eliminando questo articolo xké non rispetta le direttive della community: la foto della donna nuda. Togliete la foto per riproporre l'articolo.
ResponderEliminarme l'hanno bloccato su FB con queste motivazioni:
ResponderEliminarAbbiamo creato un insieme di standard perché desideriamo che tutti si sentano i benvenuti su Facebook.
I contenuti di nudo o sessualmente espliciti includono:
• • Immagini di nudo che mostrano genitali
• • Atti sessuali
• • Capezzoli femminili (eccetto nel contesto dell'allattamento al seno, dei momenti dopo la nascita, della salute e degli atti di protesta)
• • Linguaggio sessualmente esplicito
se non fosse tragico rozzo e incolto sarebbe da ridere!
Da ieri mi hanno bloccato questo post su facebook, avevo condiviso. Mi hanno scritto: This share goes against our Community Standards on nudity or sexual activity
ResponderEliminarAperto
Informazioni sul tuo post
Ieri
Solo tu puoi vedere questo post.
Se richiedi un controllo, faremo in modo che qualcuno esamini ulteriormente il post.
Aggiornamento di stato
Storie dimenticate http://umbvrei.blogspot.it/2015/11/17-ottobre-1961-il-massacro-di-parigi.html?m=1
https://www.facebook.com/lorenzo.lodi.1069/posts/18436709874