viernes, 8 de febrero de 2008

La Exxon Mobil all’attacco del Venezuela e di Hugo Chávez

Attilio Folliero e Cecilia Laya, Caracas 08/02/2008


La più importante multinazionale del mondo all’attacco del Venezuela. Secondo la stampa mondiale di questi giorni, la Exxon Mobil in conseguenza dei presunti danni subiti dalla nazionalizzazione operata lo scorso giugno dal Governo di Hugo Chávez ha chiesto ed ottenuto da un tribunale britannico il congelamento dei beni di PDVSA in Gran Bretagna. Sempre secondo la stampa internazionale, i beni congelati a PDVSA ammonterebbero a 12.000 milioni di dollari!
La Exxon-Mobil sta cercando di affossare la Rivoluzione Bolivariana di Hugo Chávez. Il Ministro dell’Energia e Petrolio, Rafael Ramirez, che è anche presidente della impresa petrolifera statale PDVSA, in una conferenza stampa andata in onda a reti unificate ha smentito categoricamente che a PDVSA siano stati congelati nel Regno Unito beni per 12.000 milioni di dollari. Ha ammesso che esiste un contenzioso con la Exxon Mobil, ma si è dichiarato estremamente fiducioso che l’Arbitrato internazionale giudicherà a favore del Venezuela, in quanto stato sovrano aveva tutto il diritto di procedere alla nazionalizzazione. Le notizie riportate dalla stampa internazionale hanno l'unico scopo di destabilizzare il paese.
Il contenzioso con la Exxon ovviamente esiste e trae origine dalla nazionalizzazione dei pozzi di petrolio della zona dell’Orinoco. Il Governo venezuelano lo scorso giugno ha invitato le imprese petrolifere straniere che operavano in Venezuela a partecipare alla creazione di imprese miste, con maggioranza in mano all’impresa petrolifera nazionale. La quasi totalità delle imprese estere che operavano nella zona hanno prontamente accettato l’offerta del governo venezuelano. Solo pochissime imprese non hanno accettato l'invito ed hanno preferito far ricorso alle istanze internazionali. Tra queste la italiana ENI e la Exxon Mobil.
Il vero problema è rappresentato dalla multinazionale Exxon Mobil che dietro le pretese economiche ha ben altri propositi.
Che cosa è la Exxon Mobil?
E’ di pochi giorni fa la notizia che il gruppo petrolifero Exxon Mobil ha ottenuto nel 2007 il miglior risultato di bilancio in tutta la storia del capitalismo mondiale: ha registrato un utile netto di 40.610 milioni di dollari. Vedasi direttamente alla fonte nel sito della compagnia i risultati di bilancio.


Per capire cosa significa tale somma invitiamo ad analizzare il PIL di tutti gli stati del mondo, che riportiamo in calce nella tabella di fonte CIA. Precisiamo che prendiamo in considerazione i dati della CIA e non quelli del Banco Mondiale o del Fondo Monetario Internazionale, per la semplice ragione che i dati CIA sono piu dettagliati e si riferiscono a tutti i paesi del mondo, anche ai più piccoli. I dati del FMI e del Banco Mondiale si “limitano” rispettivamente a 180 e 183 paesi, ossia prendono in considerazione solo gli stati membri. Inoltre, avvertiamo che mentre i dati di bilancio della Exxon si riferiscono al 2007, i dati del PIL degli stati si riferiscono al 2006, ma ciò non influisce sulle nostre considerazioni, dato che i dati del PIL variano annualmente di pochi punti percentuali.
Abbiamo ordinato i dati dei PIL dei 207 stati in ordine crescente, dal più povero al più ricco. Per trovare uno stato che ha un PIL superiore all’utile generato dalla Exxon Mobil dobbiamo arrivare all’Iraq, ossia 146 paesi, oltre il 70% di tutti gli stati del mondo, hanno un PIL inferiore all’utile di questa multinazionale.
Se poi consideriamo il fatturato della Exxon, che per il 2007 è stato di 404.552 milioni di dollari, troviamo che ben 191 stati hanno un PIL inferiore al fatturato di questa multinazionale. In tutto il mondo ci sono solamente 16 stati che hanno un PIL superiore al fatturato della più importante multinazionale.
Che significa? Significa che questa multinazionale ha un potere superiore alla stragrande maggioranza degli stati sovrani esistenti sul pianeta. Questa multinazionale è in grado di influenzare i destini del mondo e di decidere della vita di miliardi di esseri umani.
Infatti, se ne analizziamo brevemente la storia scopriamo che non solo ha deciso il destino di tanti esseri umani, condannandoli spesso alla miseria ed alla morte, ma ha deciso il destino di vari stati, cambiandone il corso della storia, ovviamente adeguandolo alle proprie esigenze.
La Exxon Mobil fu fondata da John D. Rockefeller nel 1870 con il nome di Standard Oil. Nel 1999 ha assunto il nome odierno grazie alla fusione della Exxon con la Mobil, diventando la più grande multinazionale del mondo. In realtà entrambe queste imprese discendevano dalla originaria Standard Oli fondata da Rockfeller, la quale in base ad una legge antitrust nel 1911 venne scorporata in 34 compagnie. Tra le 34 c’erano due che diventeranno in seguito Exxon e Mobil. Attualmente conta circa 90.000 dipendenti ed il campo d’azione principale è sempre stato quello dei carburanti e del petrolio.
Fin dalla sua fondazione questa compagnia è sempre stata oggetto di attenzione per i suoi metodi spregiudicati, spesso al limite della legge.John D. Rockefeller mediante metodi poco ortodossi ha conquistato i mercati, rovinato i suoi avversari. Assieme a BP e Shell creò un cartello che dominò i mercati mondiali. 

Ha finanziato ed appoggiato l’avventura militarista del nazismo come nessuna compagnia al mondo con il fine di impossessarsi delle immense risorse naturali della Unione Sovietica (fonte ABN). 

Numerose le cause ed i giudizi cui è stata sottoposta: come accennato è stata smembrata nel 1911 in quanto accusata di violare la legge sulla libera concorrenza.

In passato è stata accusata di frode fiscale e varie volte di violare i diritti umani. Nel 2001, ad esempio, il Tribunale di Washington ha accusato la Exxon Mobil di illecito civile in zone estere, per aver fornito aiuto alle forze militari indonesiane, di guardia agli impianti indonesiani della compagnia; i militari utilizzavano come metodo di “vigilanza” ogni sorta di violenza: tortura, omicidio, stupro. La causa, intentata dalla International Labour Rights Fund, fu rigettata per motivi di sicurezza nazionale (fonte Amnesty Usa).
Forbes ha accusato la Exxon di aver ottenuto le ricche concessioni petrolifere in Angola, corrompendo i fragili governi locali.

Non mancano nel suo palmares i disastri ambientali, tra i quali il più noto è quello dell’Alaska per il quale ha sborsato a titolo di risarcimento danni oltre mille milioni di dollari.

La Exxon ha attivamente boicottato il protocollo di Kyoto e contestato le teorie scientifiche sui cambiamenti climatici globali. Slynation definisce la Exxon una impresa di criminali, accusandola di aver fondato la American Enterprise Institute (AEI) con il fine di finanziare scienziati impegnati a confutare le tesi del cambiamento climatico.
La Exxon influenza direttamente la politica statunitense, attraverso i presidenti che contribuisce a far eleggere; ultimamente ha contribuito non poco, coi suoi finanziamenti, alle campagne elettorali dei Bush; tutta la politica energetica statunitense e le varie guerre che gli USA stanno portando avanti sono dovute anche alle “necessità” della Exxon.
Nel 1973 ha collaborato attivamente, assieme al capitale internazionale, alla Cia ed ai generali fascisti nel colpo di stato contro il presidente Alleñde. (fonte Aporrea).
Come si vede, ha decisamente influito, ovviamente in negativo, sui destini di miliardi di esseri umani.
Quali le finalita della Exxon contro PDVSA?
Il vero obiettivo della Exxon Mobil non è tanto il possibile risarcimento dovuto alla nazionalizzazione delle imprese impegnate nello sfruttamento dei pozzi petroliferi nella zona dell’Orinoco. No. Il vero obietto è la destabilizzazione del Venezuela e liberarsi definitivamente del presidente Hugo Chávez, che con le sue politiche sta minando gli interessi di questa e delle altre multinazionali non solo in Venezuela, ma in tutta l’America Latina.
L’azione della Exxon Mobil rientra, dunque in una strategia più ampia diretta a far fuori Hugo Chávez e la Rivoluzione Bolivariana. Il Venezuela, uno degli stati più ricchi del mondo, al trentottesimo posto nella graduatoria degli stati col PIL più alto appare come un  nano di fronte a questa multinazionale.
Pochi mesi fa tutto il mondo aveva gli occhi puntati sulla riforma costituzionale in Venezuela, semplicemente perché prevedeva la possibilità che un cittadino venezuelano potesse candidarsi alla guida del paese tutte le volte che lo desiderava. Questa semplice regola ha fatto gridare alla dittatura! Nessuno di questi strilloni, però alza la voce contro la vera dittatura: 4 uomini, ossia i grandi manager della Exxon, o di una qualsiasi altra multinazionale, che senza regole, senza dover rispondere del proprio operato a nessun popolo, se non al ristretto popolo dei capitalisti e proprietari dell’impresa, dirigono e decidono dei destini di miliardi di esseri umani e di interi paesi.
Questi 4 uomini hanno deciso di affossare la Rivoluzione Bolivariana e probabilmente ci riusciranno considerato il potere che hanno, ma nessuno di quegli strilloni alza la voce. Nessuno è capace di dire una sola parola contro questi 4 “anonimi” manager della Exxon: Rex W. Tillerson, presidente, MarK W. Albers, J. Stephen Simon e Donald D. Humphreys. Oltre a questi quattro, nel Consiglio di Amministrazione della Exxon siedono altri sedici membri: L. J. Cavanaugh, A. T. Cejka, K. P. Cohen, H. R. Cramer, M. J. Dolan, M. E. Foster, H. H. Hubble, A. J. Kelly, S. R. LaSala, R. A. Luxbacher, C. W. Matthews, P. T. Mulva, R. D. Nelson, S. D. Pryor, S. K. Stuewer, A. P. Swiger.
Tabella
PIL degli Stati del mondo nel 2006 (in ordine crescente)
N
Paese
 PIL
1
Niue
               10
2
Tuvalu
               15
3
San Marino
               48
4
São Tomé e Príncipe
               71
5
Kiribati
               76
6
Anguilla
              109
7
Capo Verde
              128
8
Belize
              141
9
Isole Marshall
              144
10
Palau
              145
11
Isole Cook
              183
12
Micronesia
              232
13
Sierra Leone
              236
14
Eritrea
              244
15
Tonga
              244
16
Dominica
              279
17
Isole Salomone
              286
18
Guinea-Bissau
              293
19
Samoa Americane
              334
20
Vanuatu
              341
21
Timor Est
              349
22
Suriname
              398
23
Samoa
              399
24
Comore
              402
25
Saint Vincent e Grenadine
              428
26
Lesotho
              437
27
Saint Kitts e Nevis
              453
28
Grenada
              454
29
Gambia
              463
30
Mongolia
              540
31
Isole Marianne Settentrionali
              633
32
Gibuti
              702
33
Seychelles
              712
34
Burundi
              776
35
Santa Lucia
              825
36
Guyana
              837
37
Isole Vergini Britanniche
              840
38
Bhutan
              841
39
Liberia
              903
40
Antigua e Barbuda
              905
41
Maldive
              906
42
Repubblica Centrafricana
           1.550
43
Mauritania
           1.569
44
Groenlandia
           1.700
45
Isole Faroe
           1.700
46
Ruanda
           1.968
47
Figi
           2.045
48
Tagikistan
           2.066
49
Togo
           2.089
50
Swaziland
           2.195
51
Malawi
           2.202
52
Kirghizistan
           2.255
53
Aruba
           2.258
54
Montenegro
           2.270
55
Somalia
           2.483
56
Liechtenstein
           2.487
57
Moldavia
           2.574
58
Isola di Man
           2.719
59
Guernsey
           2.742
60
Laos
           2.773
61
Guam
           2.773
62
Barbados
           3.142
63
Zimbabwe
           3.146
64
Nuova Caledonia
           3.300
65
Palestina
           3.450
66
Niger
           3.638
67
Guinea
           3.798
68
Polinesia Francese
           3.800
69
Papua Nuova Guinea
           4.167
70
Benin
           4.622
71
Nicaragua
           4.871
72
Ciad
           4.967
73
Madagascar
           5.059
74
Jersey
           5.100
75
Repubblica del Congo
           5.163
76
Georgia
           5.234
77
Namibia
           5.329
78
Malta
           5.447
79
Zambia
           5.795
80
Burkina Faso
           5.832
81
Mali
           5.847
82
Haiti
           5.964
83
Bahamas
           6.159
84
Repubblica di Macedonia
           6.225
85
Mozambico
           6.323
86
Armenia
           6.600
87
Cambogia
           6.600
88
Gabon
           6.931
89
Nepal
           6.948
90
Mauritius
           7.175
91
Guinea Equatoriale
           7.644
92
Paraguay
           7.754
93
Repubblica Democratica del Congo
           7.980
94
Senegal
           8.331
95
Honduras
           8.478
96
Uganda
           8.526
97
Afghanistan
           8.800
98
Bosnia-Erzegovina
           9.217
99
Giamaica
           9.230
100
Albania
           9.306
101
Brunei
           9.531
102
Myanmar
           9.600
103
Botswana
           9.761
104
Ghana
         10.210
105
Bolivia
         10.330
106
Uzbekistan
         10.830
107
Macao[a]
         11.560
108
Bahrein
         12.140
109
Giordania
         12.520
110
Tanzania
         13.130
111
Etiopia
         13.320
112
Islanda
         13.710
113
Estonia
         13.890
114
Azerbaijan
         14.250
115
Uruguay
         14.500
116
Trinidad e Tobago
         14.900
117
Yemen
         15.070
118
El Salvador
         15.160
119
Turkmenistan
         15.180
120
Camerun
         16.270
121
Cipro
         16.370
122
Panama
         16.470
123
Lettonia
         16.500
124
Costa d'Avorio
         17.190
125
Kenya
         17.430
126
Serbia
         19.190
127
Libano
         19.890
128
Repubblica Dominicana
         20.550
129
Costa Rica
         21.390
130
Siria
         24.260
131
Sudan
         25.500
132
Oman
         27.250
133
Sri Lanka
         27.400
134
Bulgaria
         28.060
135
Angola
         28.610
136
Bielorussia
         28.980
137
Lituania
         30.200
138
Qatar
         30.760
139
Ecuador
         32.730
140
Tunisia
         33.290
141
Libia
         34.200
142
Lussemburgo
         34.530
143
Guatemala
         35.250
144
Croazia
         37.420
145
Slovenia
         37.920
146
Cuba
         40.000
147
Iraq
         40.660
148
Slovacchia
         47.720
149
Vietnam
         48.430
150
Kazakistan
         53.600
151
Marocco
         58.070
152
Kuwait
         60.720
153
Bangladesh
         69.340
154
Perù
         77.140
155
Romania
         80.110
156
Ucraina
         82.360
157
Nigeria
         83.360
158
Egitto
         85.370
159
Algeria
         90.000
160
Nuova Zelanda
         98.390
161
Colombia
        106.800
162
Cile
        111.800
163
Ungheria
        113.200
164
Filippine
        116.900
165
Repubblica Ceca
        118.800
166
Singapore
        122.100
167
Pakistan
        124.000
168
Malesia
        132.300
169
Israele
        140.300
170
Venezuela
        149.900
171
Emirati Arabi Uniti
        164.000
172
Portogallo
        176.800
173
Hong Kong
        188.700
174
Iran
        193.500
175
Thailandia
        197.700
176
Finlandia
        199.000
177
Sudafrica
        201.400
178
Irlanda
        204.400
179
Argentina
        210.000
180
Grecia
        223.800
181
Danimarca
        257.300
182
Norvegia
        264.400
183
Indonesia
        264.700
184
Arabia Saudita
        276.900
185
Austria
        310.100
186
Polonia
        337.000
187
Taiwan
        346.400
188
Turchia
        358.500
189
Belgio
        369.600
190
Svezia
        373.200
191
Svizzera
        386.100
192
Paesi Bassi
        612.700
193
Australia
        644.700
194
Russia
        733.600
195
Messico
        743.500
196
India
        804.000
197
Corea del Sud
        897.400
198
Brasile
        967.000
199
Spagna
     1.084.000
200
Canada
     1.088.000
201
Italia
     1.785.000
202
Francia
     2.149.000
203
Regno Unito
     2.346.000
204
Cina
     2.518.000
205
Germania
     2.872.000
206
Giappone
     4.883.000
207
Stati Uniti
   13.210.000
-
Unione Europea
  13.730.000
-
Mondo
 46.760.000
Nota: Dati in milioni di dollari. In rosa gli Stati che hanno un PIL inferiore all'utile netto della Exxonobil. In giallo gli Stati che hanno un PIL inferiore al fatturato della Exxon Mobil. In bianco gli Stati che hanno un PIL superiore alla Exxon Mobil
_________________

Para un blog es muy importante que el lector haga el esfuerzo de clicar en los botones sociales "Me gusta", "Tweet”, “G+”, etc. que están por debajo o a lado. Gracias.

Per un blog è molto importante che il lettore faccia lo sforzo di cliccare sui tasti social "Mi piace", "Tweet", “G+”, etc. che trovate qui sotto o a lato. Grazie

No hay comentarios :

Publicar un comentario