Attilio Folliero, Caracas 27/02/2008
Oggi è un giorno triste per il Venezuela, il 27 febbraio del 1989 una grande protesta popolare in Venezuela contro le misure neoliberali adottate dal governo di Carlos Andrés Perez fu duramente stroncata con il sangue.
Migliaia di morti, migliaia di venezuelani furono assassinati dalla repressione militare. Migliaia di uomini, donne e bambini. Non si è saputo mai esattamente quanti furono, sicuramente migliaia. Migliaia di uomini, donne e bambini che semplicemente reclamavano un tozzo di pane, una arepa, un piatto di pasta, furono uccisi.
Tra i responsabili di questo massacro, che ancora reclama giustizia, ci fu anche l’italo-venezuelano, il Ministro della Difesa Italo del Valle. Per questo italiano, uomo ripugnante il disprezzo e l’indignazione di tutti gli italiani.
Nessuno dei responsabili del massacro è stato condannato, nè Carlos Andés Perez, allora Presidente della repubblica, né il suo ministro più coinvolto, Italo del Valle. Sappiamo che è possibile che questi miserabili, questi codardi capaci di ordinare un massacro di uomini e donne che semplicemente reclamavano al governo di non potere più andare avanti con la fame, non faranno mai un giorno di carcere e moriranno senza essere giudicati dalla giustizia degli uomini. E’ possibile che siano altri Pinochet e che moriranno di vecchiaia senza trascorrere un solo giorno in carcere. E’ possibile, quasi certo. A questo indegno, ripugnante e codardo italiano il disprezzo e l’indignazione di tutti gli italiani.
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