Attilio Folliero, Lucera 27/01/1998 - Data pubblicazione 18/02/1998
Vedasi anche: La masacre de Acteal
Il 22 dicembre 1997 ad Acteal, nello stato messicano del Chiapas furono assassinate 45 persone (Matanza de Acteal). A seguito di tali avvenimenti, Attilio Folliero, all'epoca impiegato in progetti LSU presso l'Assessorato alla Pubblica Istruzione, Cultura e Sport del Comune di Lucera, sensibilizò la Giunta Municipale del Comune affinché esprimesse la propria solidarietà ai popoli del Chiapas. A tal fine venne incaricato da Raffaele De Vivo, Vice Sindaco ed Assesore alla Pubblica Istruzione, di redigere il testo della delibera.
La delibera venne approvata dalla Giunta Municipale il 27/01/1998 e pubblicata il 18/02/1998.
Il testo della delibera
Il 22 dicembre scorso, ad Acteal, nello stato messicano del Chiapas, una banda paramilitare ha massacrato 45 persone, la maggior parte dei quali bambini e donne. Le indagini hanno dimostrato chiaramente le responsabilità delle autorità di governo, che cercano di ostacolare in ogni modo, ricorrendo anche a simili ignobili azioni, le aspirazioni della popolazione indigena messicana ad una vita migliore. La gran parte della popolazione messicana ormai, vive nella completa miseria, con reddíti procapite bassissimi.
Con la strage del 22 dicembre scorso si é apertamente violato, da parte delle autorita messicane, I'art. 1 del Trattato di cooperazione economica, stipulato 1'8 dicembre del 1997, tra Messico e Unione Europea, articolo che prevede una "clausola democratica", ovvero vincola le autorità messicane al rispetto dei diritti umani e civili, palesemente violati con la strage suddetta.
La Giunta Municipale di Lucera, all’unanimità, ha deciso di aderire e sottoscrivere I'appello lanciato da 32 personalità italiane del mondo, clericali e laici (Alberto Asor Rosa, Antonio Bassolino, don Albino Bizzotto, Giuseppe Bertolucci, Gianfranco Bettin, Fausto Bertinotti, Massimo Cacciari, don Luigi Ciotti, Franco Ferrarotti, Dario Fo, Franco Giraldi, Giulio Girardi, Ugo Gregoretti, Pietro Ingrao, Wilma Labate, Carlo Lizzani, Luigi Lombardi Satriani, Luigi Manconi, Giulio Marcon, Giuliano Montaldo, mons. Raffaele Nogaro, Leoluca Orlando, Luigi Pintor, Gillo Pontecorvo, Mario Primicerio, Franca Rame, Ermete Realacci, Marco Revelli, don Gino Riboldi, Rossana Rossanda, Gabriele Salvatores, Luigi Saraceni).
Per cercare di capire le reali origini di questa lotta, interna al Messico, sfociata in aperto conflitto con I'insurrezione zapatista del 1 gennaio '94, che contappone alle autorità di governo, soprattutto la popolazione della regione del Chiapas, occorrerebbe una lunga ed approfondita disamina della situazione economica messicana, a partire dall’eccezionale boom demografico, che ha praticamente determinato, in soli due decenni, il raddoppio della popolazione, passata dai 56 milioni del 1973 agli oltre cento di oggi.
Sulle cause di questo eccezionale exploit demografico si rimanda per gli approfondimenti del caso, agli studi dell’economista francese P. George. Resta comunque il fatto, che I'eccezionale exploit demografico è stato accompagnato da un altrettanto eccezionale flusso mugratorio, sia interno che esterno, soprattutto verso gli Stati Uniti (le stime parlano di una fuoriuscita di almeno 800.000 messicani all'anno); questo yero e proprio esodo bliblico ha determinato una crescita enorme delle città, e particolarmente della Capitale, Citta del Messico, la piu popolosa citta del mondo, che negli ultimi due decenni è cresciuta territorialmente ad un ritmo di 23 Kmq all'anno, arrichendosi di qualche centinaia di "bidonvilles". Con I'eccezionale accentramento della popolazione e della produzione nelle aree urbane e soprattutto nella capitale (la sola Citta del Messico, ad esempio, produce i due terzi dei beni di consumo di tutto il Messico, ed assorbe nella produzione i due terzi dei diplomati e laureati di tutto iI Paese) ha determinato l'enorme impauperimento delle aree periferiche, tra le quali la regione agricola del Chiapas.
Questa pluridecennale situazione conflittuale messicana, ha però raggiunto gli onori dell'ipocrita informazione internazionale solo negli ultimi anni, e precisamente da quando il debito dello Stato nei confronti dei Paesi Ricchi del mondo ha raggiunto livelli tali, da far proclamare, alla fine degli anni '80, all'allora presidente del Messico, De La Madrid: <...ora che stiamo peggio, ora che il debito ha raggiunto livelli non più sostenibili, sono chiamati a preoccuparsi della situazione messicana gli stati ricchi del mondo>, creditori di somme ingentissime e che difficilmente possono sperare di rientrarne in possesso>. Dunque tutta I'attenzione verso i fatti del Messico, è stata ipocritamente determinata solamente dalla impossibilità dei paesi ricchi, e principalmente degli USA, di poter rientrare in possesso degli enormi crediti che vanta.
Il Comune di Lucera, aderendo a questo appello lanciato a tutte le persone, alle organizzazioni democratiche, alle comunità ecclesiali, nella convinzione di non poter assistere in silenzio al consumarsi di delitti che chiamano in causa la coscienza democratica di ognuno di noi, si unisce al coro di denuncia internazionale, affinchè il sangue innocente versato ad Acteal, serva davvero - come ha detto il vescovo Samuel Ruiz - «a far germogliare la pace», a costruire in Chiapas, nel Messico e dovunque ci siano palesi violazioni dei diritti umani e civili, un futuro di pace, giustizia e dignitá.
La Giunta Municipale di Lucera aderisce pienamente all'appello lanciato dalle personalita sopra citate, ma nella consapevolezza che per aiutare il Messico, non bastano solo gli appelli e i proclami, ma fatti concreti, che vadano ad incidere sulle reali cause che determinano i problemi; per cui è convinta che, se proprio si vuol cercare di aiutare il Messico, occorre andare ad analizzare le cause del crescente impauperimento di alcune sue regioni, tra cui quella del Chiapas, tra le quali I'enorme debito messicano nei confronti di noi paesi ricchi.
LA GIUNTA
Fatto proprio quanto detto in premessa,
DELIBERA
1) Di esprimere la propria piena solidarietà alle popolazioni del Chiapas che si trovano in una situazione politica in cui i fondamentali principi democratici sono messi in discussione;
2) Di riviolgere un appello al governo italiano, affinché si faccia interprete, presso gli organi dell'Unione Europea, di queste richieste:
a) che venga applicato I'art. 58 dello stesso trattato, che prevede la sospensione della validità dell'accordo in caso di gravi violazioni dei diritti umani e civili, fino a quando non siano disarmate le bande paramilitari e non venga consentito ad organizzazioni indipendenti e riconosciute internazionalmente di verificare il rispetto dei diritti urnani nelle zone di conflitto;
b) che l'Unione Europea compia un passo nei confronti del Presidente ZerdiIIo, affinché: revochi iI veto presidenziale alla proposta di riforma costituzionale elaborata dalla COCOPA, la Commissione parlamentare incaricata dei dialoghi di pace, consentendo in tal modo I'attuazione degli accordi sottoscritti nei dialoghi di San Andrés; attui, come segno di buona volontà neí confronti della comunità internazionale, una progressiva smilitarizzazione del Chiapas; consenta che si formi e operi una commissione internazionale di giuristi, per investigare sulle responsabilità della strage di Acteal, così come richiesto da numerose personalità in tutto il mondo; si impegni a risolvere ogni contenzioso con il ricorso al dialogo ed al negoziato.
Copia della Delibera di Giunta Municipale del Comune di Lucera del 27/01/1998, pubblicata il 18/02/1998 - Pagina 1
Pagina 4 della Delibera
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