martes, 14 de marzo de 2006

Progetto Censurato 2006: le principali 25 notizie censurate dai mezzi di informazione statunitensi e mondiali

Attilio Folliero e Cecilia Laya, Caracas 14/03/2006

Articulo en español

L'università "Sonoma State" di Santa Cruz in California (USA) per mezzo del Dipartimento di Sociologia della Facoltà di Scienze Sociali, annualmente realizza uno studio sulle principali notizie censurate dalla maggior parte dei mezzi di comunicazione statunitensi, siano essi giornali, radio, televisione o web. L'iniziativa prende il nome di "Project Censored", in italiano "Progetto Censurato".

Il progetto consiste esattamente nel selezionare i 25 eventi censurati ritenuti più importanti e renderli di dominio pubblico attraverso la pubblicazione di un libro.

Tra gli argomenti censurati di quest'anno, spiccano: il diffondersi delle politiche censorie da parte del governo nordamericano; la strage di civili in Iraq; i brogli elettorali nelle elezioni presidenziali del novembre 2004; le politiche fondate sulle guerre portate avanti dal governo nordamericano; l'imbroglio dell'intercambio petrolio per alimenti; il tema dello Tzunami, utilizzato dal governo nordamericano per ottenere vantaggi militari nel sud-est asiatico; la distruzione dell'ambiente; la deforestazione che minaccia l'ecosistema e l'economia; il programma di investigazione Mentale Universale; l'arruolamento per l'Iraq di persone coinvolte nella violazione dei diritti umani; i cambi imposti dalle grandi multinazionali nei sistemi giudiziari; l'utilizzo da parte degli USA di basi militari in Sud America per accrescere la propria sfera d'influenza; l'utilizzo di bambini degli orfanotrofi in esperimenti sull'AIDS; le nuove leggi statunitensi sulla restrizione dell'emigrazione che favoriscono lo sfruttamento degli emigrati; le nanotecnologie che provocano danni alla salute; la repressione israeliana che si ripercuote sui bambini palestinesi; le multinazionali ed il governo statunitense che derubano le etnie dell'etiopia e per concludere la farsa del piano "Sicurezza nazionale", elaborato con il fine che fallisse.

Allo studio di quest'anno, diretto da Peter Phillips, hanno collaborato circa 250 personalità, fra professori, studenti, sociologi, giornalisti ed esperti nelle più svariate aree, i quali hanno lavorato con dedizione, serietà ed obiettività. E' importante segnalare che lo scorso 28 febbraio il "Progetto Censurato" ha compiuto esattamente trent'anni.

Nella pubblicazione di quest'anno, edita da "Seven Stories" di New York, l'introduzione e' stata curata dal giornalista indipendente Norman Solomon. La parte più importante del libro è dedicata al resoconto dei principali 25 avvenimenti censurati dai mezzi d'informazione statunitensi lo scorso anno ed esattamente nel periodo che va dal marzo 2004 all'aprile 2005. Gli avvenimenti censurati sono illustrati con un tocco di humor, grazie alle vignette del noto caricaturista Tom Morrow.

Il libro contiene anche uno studio attualizzato relativo alle proprietà dei grandi mezzi d'informazione degli Stati Uniti e del mondo. Una parte del libro è dedicata agli avvenimenti censurati presentati nelle edizioni precedenti. Il lavoro di quest'anno contiene inoltre, una importante documentazione sulle omissioni della Commissione d'inchiesta insediata per investigare i fatti dell'11 settembre (2001).

Tutte queste tematiche che non incontrano spazio nei mezzi d'informazione statunitensi, ovviamente sono censurate anche dai media degli altri paesi filo-americani. Chiaramente anche l'italia, in cui la maggior parte dei mezzi d'informazione sono allineati a quelli statunitensi, segue la regola e pertanto questi temi sono tabù.

Si è lasciato per ultimo uno dei temi maggiormente censurati: quello relativo alla debolezza del dollaro ed alle possibili cause dell'invasione dell'Iraq. Tale tematica nel progetto in questione è stata ampiamente affrontata da William Clark.

Tutti gli argomenti oggetto di censura possono essere approfonditi direttamente nel sito del Progetto Censurato, all'indirizzo web: http://www.projectcensored.org.
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