Attilio
Folliero, Caracas 14/06/2015
Israele
e gli "ordigni nucleari mediatici". Degli attacchi israeliani con bombe al neutrone sullo Yemen ne parla anche Famiglia Cristiana con un articolo del 13/06/2015 intitolato "Nel golfo venti di guerra nucleari". Il signor Sergio Di Cori Modigliani prima di sparare sentenze, prima di fare l'inquisitore dovrebbe informarsi.
Da
mesi sto seguendo le vicende dello Yemen,
pubblicando vari articoli miei o di terzi ed appoggiando iniziative umanitarie
contro i bombardamenti dell’Arabia Saudita a danno di civili inermi, soprattutto
donne, bambini ed anziani.
Recentemente
ho pubblicato sul mio blog una notizia (sia in italiano, che in spagnolo) che segnalava Israele come responsabile di aver
lanciato un ordigno nucleare sullo Yemen. Entrambi gli articoli sono ripresi da
altri siti, di cui cito la fonte, autore e link, come è mia abitudine quando
riprendo articoli di terzi.
Io
firmo ogni testo che scrivo con il mio nome e cognome paterno, però sono stato
definito a freddo dal raffinato Sergio+Di+Cori+Modigliani
come un "anonimo professore, certo Attilio Folliero". L'illustre
Sergio dai tre cognomi si lancia in spericolate acrobazie per screditare e
denigrare. Con foga mi segnala come fonte prima e originaria - spalleggiato da
una "poetessa Sarda", del sito Sa Defenza (1) che deride ottusamente - come responsabile unico
della incriminata notizia. E mette mano senza risparmiarsi agli "effetti
speciali" più grezzi della retorica propagandistica: "potrebbe
trattarsi di un ordigno nucleare mediatico ovvero un clamoroso falso… ".
Insomma,
il nostro prende frettolosamente penna e calamaio per marcarmi come una specie
di "untore cosmico" e punta il dito contro siti sgraditi perché "cospirativi", ossia che fanno circolare notizie da lui ritenute
lesive per Israele. Nel volgere di qualche ora una decina di lettori di Come Don Chisciotte (il sito che ha pubblicato l’articolo in questione) gli replicano
elencandogli i link di una serie di siti forestieri (tra i quali il sito
dei Veterani statunitensi) che avevano già trattato - in varie lingue - la
notizia del bombardamento israeliano in Yemen (alcuni inserendo anche video
dell'esplosione).
Gratta
gratta, e sotto il soffice strato di vernice "liberal" salta fuori
sempre l'ultras occidentalista o il malintenzionato paranoico. Equiparare le
idee, parole, concetti o immagini con il terrorismo non giustifica di certo
abbassarsi al livello della delazione pubblica. "Le bombe, anche quelle
mediatiche, vanno disinnescate" tuona con sdegno Sergio Di Cori Modigliani, che propone un
comitato di "persone competenti, in grado di poter effettuare i necessari
controlli" e diano un premio ai diffusori di notizie genuine; in caso
contrario "denunciarli per diffusione di notizie false e tendenziose atte
a diffondere confusione e paura". Ohibò!
Costui
vive in questo stesso pianeta o in qualche immaginario kibbutz? Non solo le idee dominanti sono quelle della
classe dominante, ma le notizie pubblicate sono quelle autorizzate dai
proprietari dei monopoli mediatici, che ora hanno assunto apertamente il
carattere di mafia mediatica internazionale.
E'
di questa settimana la notizia sull'hackeraggio del computer
dell'oligarca-presidente Poroshenko
dell'Ucraina. Quanti giornali hanno pubblicato qualcuna delle numerose mail
scambiate con il miliardario ungaro-USA-israeliano George Soros? Sì, quello delle
"società aperte" o da aprire con prezzolate ONG, o con l'assalto alle
banche centrali degli Stati (Tailandia, Piccoli dragoni, Italia, ecc).
Diffondere
i contenuti di quel raccapricciante carteggio, che secondo taluni contengono i
consigli del vecchio volpone Soros su come far sborsare un miliardo di euro
all'anno al FMI e a Bruxelles, e finanziare la belligeranza nazi contro la
Russia sarebbe una “bomba mediatica” o un atto meritorio di premi? Oppure
bisognerebbe attendere il comitato di "persone competenti, in grado di
poter effettuare i necessari controlli"?
Sergio
Di Cori Modigliani risulta un po' anacronistico, e prima di cadere facile preda di calcolate
indignazioni, farebbe bene a documentarsi meglio o nella stessa misura
dimostrata dai lettori della sua nota questurinesca. Parte e si lancia contro i
"terroristi mediatici" però nella sua prosa reiterativa si intravede
con nitidezza la filigrana. Come un moderno Peppone, spara a "quattro palle un soldo" contro chi
non fa l'apologia di Israele.
Sia
il sottoscritto, che il sito Sa Defenza siamo stati tra i primi e purtroppo tra
i pochi in Italia a riportare la notizia di questo presunto bombardamento dello
Yemen con un ordigno di natura nucleare. Evidentemente per il Sergio Di Cori Modigliani on
dovevamo e quindi si è lanciato in questo vile attacco alla mia persona ed alla
poetessa Paola
Alcioni di Sa Defenza.
In quanto a Sa Defenza,
sito stimato dal sottoscritto e da tanti lettori, ha provveduto a rispondere al Sergio Di Cori Modigliani, il suo responsabile Vaturu Erriu, con un commento in calce all’articolo
pubblicato da Come Don Chisciotte, in cui fa notare all’inquisitore le fonti originali dell’articolo
ed invita a documentarsi meglio sulla poetessa Paola Alcioni, trattata con troppa
superficialità.
Concludo dicendo che “l’anonimo professore” non è poi tanto anonimo
almeno per i lettori di Come Don Chisciotte, dato che ogni tanto leggono miei
articoli pubblicati in questo sito; colgo l’occasione per ringraziare
pubblicamente la redazione che autonomamente ha deciso di riproporre nel suo sito alcuni miei articoli.
Nota
(1) Sa Defenza ha pubblicato vari articoli sul tema dello Yemen, in particolare: La guerra nucleare è già iniziata nello Yemen! e F16 israeliani abbattuti nello Yemen
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Nota
(1) Sa Defenza ha pubblicato vari articoli sul tema dello Yemen, in particolare: La guerra nucleare è già iniziata nello Yemen! e F16 israeliani abbattuti nello Yemen
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