Maddalena Celano, Sponda Sud News, 12/07/2016 - Via Comitato Bolivariano Firenze
Nel maggio 2016, il padre di Leopoldo Lopez, Leopoldo Gil, uno dei leader dell’ opposizione Venezuelana, è stato invitato al Consiglio comunale socialista di Siero (città delle Asturie) per partecipare a atti di sostegno per i prigionieri politici venezuelani. Tuttavia, quando si recò sul balcone del Concistoro, invece di ricevere applausi, Lopez venne fischiato da un gruppo di spagnoli, che hanno gridato: “assassino”, “disgustoso” e “speriamo che vostro figlio muoia”. Durante il suo discorso, il padre di Leopoldo Lopez ha affermato che “non ci sono limiti o confini alla lotta per la libertà.” Ha inoltre discusso la situazione nel suo paese e ha ricordato le varie cause di Hugo Chavez al potere. Egli ha anche rammentato che il Venezuela ha beneficiato di alti prezzi del petrolio per guadagnare reddito sufficiente per molti anni, ma questo denaro non viene investito in miglioramenti”. “Noi dovremmo avere il paradiso invece abbiamo è l’inferno”, ha affermato Lopez Gil.
Ma chi è esattamente suo figlio, Leopoldo Lopez?
Leopoldo Lopez è imprigionato nel penitenziario venezuelano di Capo Verde dal febbraio 2014 e la sua famiglia ha denunciato la situazione politica in Venezuela. Leopoldo Lopez è stato accusato d’incendio doloso e danni ad edifici pubblici che sono stati eseguiti come parte di un piano per rovesciare il Governo Maduro, chiamato “The Way Out”. Inoltre è stato accusato d’istigazione a delinquere, intimidazione, danni al Demanio e omicidio. Leopoldo Lopez è un politico venezuelano di estrema destra, l’ex sindaco e ex candidato alle presidenziali, squalificato per corruzione, legato anche a istituzioni finanziate dalla Central Intelligence Agency degli della Stati Uniti, responsabile delle ultime azioni destabilizzanti. Fu un alleato del presidente colombiano Alvaro Uribe e la mente di atti di violenza nel paese che hanno lasciato decine di morti. ll giornalista canadese Jean-Guy Allard riferisce che, nel 1990, Lopez studiò presso un istituto strettamente legata alla CIA, la Kennedy School of Government dell’Università di Harvard. Lopez sarebbe stato reclutato, in quel momento, dal generale David Petraeus, ex capo della CIA e confidente di Barack Obama, e Paula Broadwell, specialista in contro-insurrezione e analisi geopolitiche di intelligence militare. Successivamente in Venezuela, si è legato all’Istituto del Partito Repubblicano degli Stati Uniti (International Republican Institute), che ha esteso il suo supporto strategico e finanziario. Dal 2002, ha effettuato frequenti viaggi a Washington per la sede del partito e incontri con i funzionari del governo di George W. Bush (2000-2008). Nel 2002 ha guidato la marcia dell’opposizione venezuelana al Palazzo di Miraflores a Caracas, che ha causato decine di morti, e guidò il colpo di stato e il sequestro dell’allora presidente Hugo Chavez (1999-2013). In quei giorni, partecipò alla persecuzione e all’arresto illegale del ministro dell’Interno e della Giustizia, Ramon Rodriguez Chacin. Tuttavia, il processo contro questi fatti si è terminato nel dicembre 2007, grazie ad un’amnistia concessa dallo stesso Presidente Chavez. Anni dopo, guidò le azioni di destabilizzazione del paese, chiamate “guarimbas”. La strategia si basa su un attacco violento e sistematico contro la pace pubblica e causare un azioni “repressive” delle forze di Stato, per favorire una rivolta civile-militare, delegittimare il governo e l’ intervento straniero.
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