miércoles, 17 de junio de 2009

Cosa si nasconde dietro l’incidente aereo dell’Airbus dell’Air France?

Attilio Folliero, Caracas, 17/06/2009

L’incidente aereo occorso lo scorso primo giugno all’Airbus dell’Air France, caduto nell’Oceano Atlantico con 228 persone a bordo, mentre volava da Rio de Janeiro a Parigi, non sembra essere un incidente qualsiasi. Un errore umano? Un attentato terroristico? Cedimento strutturale? Pura fatalità? E’ possibile che dietro ci sia qualcosa di losco, di molto losco?

Analizziamo i fatti, partendo dal Venezuela. La più famosa e seguita trasmissione televisiva del Venezuela è “Alò Presidente”, in onda dal vivo tutte le domeniche su VTV e condotta dal Presidente del Venezuela in persona, Hugo Chávez. Lo scorso 28 maggio, in occasione del decimo anniversario di questa storica trasmissione, il conduttore e Presidente della Repubblica, Hugo Chávez, annunciava che per festeggiare l’evento avrebbe intrapreso una vera e propria maratona televisiva, che iniziava appunto il 28 maggio, giovedì e sarebbe proseguita il venerdì, il sabato e quindi concludersi la sera di domenica 31 maggio.

Subito dopo il termine di questa maratona televisiva, il presidente Chávez sarebbe dovuto partire per San Pedro Sula, in Honduras, per partecipare alla riunione degli Stati Americani (OEA, nella sigla in spagnolo e conosciuta in italiano con la sigla OSA) in programma il 2 e 3 giugno. Per la precisazione, diciamo che a questa riuinione ha assistito anche il viceministro degli Esteri di Israele, Danny Ayalon (1) con il fine ufficiale di stabilire trattative con vari stati dell'America Latina e cercare di contrastare l'avanzata nella regione dell'Iran di Ahmadinejad, che continua a stringere accordi commerciali e militari con vari paesi dell'area, come Venezuela, Bolivia e Brasile. La sua presenza a questo vertice può essere, dunque, solo pura casualità, ma è pur certo che Israele ed il suo servizio segreto, il Mossad, sono tra i maggiori esperti in materia di terrorismo ed antiterrorismo.

La trasmissione “Alò Presidente”, programma di successo non solo in Venezuela (2) venne improvvisamente sospesa dopo due giorni; il presidente venezuelano non volò in Honduras, ossia non partecipò alla riunione della OEA e per tre giorni sparì dalla circolazione. Cosa era successo? Qualche giorno dopo è lo stesso presidente venezuelano a rivelare un complotto ai suoi danni, orchestrato dall’estrema destra venezuelana di Alejandro Peña Esclusa, ben noto anche in Italia per gli articoli di Gennaro Carotenuto (3), dall’ex militare Carlos Molina Tamayo, già protagonista del golpe di aprile del 2002 e da Luis Posada Carriles, cubano-venezuelano, condannato per reati connessi al terrorismo, tra i quali l’abbattimento di un aereo cubano e numerosi attentati a Cuba, in uno dei quali morì l’italiano Fabio Di Celmo (4). Chávez rivela che era stato scoperto un attento per assassinare lui ed Evo Morales, presidente della Bolivia.

Evo Morales dalla Bolivia sarebbe dovuto arrivare a Caracas per partecipare alla trasmisisone anniversario di Alo Presidente, quindi da Caracas volare assieme a Chávez in Honduras, per participare alla riunione della OEA. Chavez e Morales non volarono in Honduras, perchè furono avvertiti del probabile attentato ai danni dell’aereo che li avrebbe condotti da Caracas in Honduras. L’aereo presidenziale venezuelano è un Airbus A319CJ, acquistato dallo Stato venezuelano nel 2002. In realtà è da oltre due mesi che Chávez ha smesso di utilizzarlo, adducendo motivi di revisione. L'attentato previsto contro Chávez si sarebbe concretizzato con l'abbettimento dell'aereo e lo stesso Chávez lascia intendere in che modo sarebbe stato abbattuto.

Dopo l’incidente all’Airbus dell’Air France, inabissatosi il primo giugno nell’Atlantico, lo stesso Chávez ha rivelato che qualche tempo fa – senza specificare esattamente la data - mentre viaggiava col suo Airbus si era trovato in una situazione di grandissimo pericolo, un pericolo così grave che alcuni suoi ministri marxisti e atei si sono messi a pregare il signore! Solo la bravura del pilota è riuscito a salvare l’aereo e la vita dei suoi occupanti. Chavez lascia intendere che c'era stato già in passato un tentatavivo per eliminarlo, attraverso un attentato all'aereo su cui viaggiva, un attentato che sarebbe passato per semplice incidente.

Restiamo in Venezuela. Il 3 maggio scorso, ai confini con la Colombia, c’è stato uno strano incidente aereo che ha coinvolto un elicottero militare ed ha provocato la morte dei 18 passeggeri, 17 militari ed un civile. Tra le cause dell'incidente - secondo le fonti militari - non si esclude una possibile interferenza a distnza che avrebbe provocato la caduta dell'elicottero (5).

E’ possibile provocare un incidente aereo con delle interferenze a distanza?

La risposta sembra essere affermativa e la fornisce lo stesso Hugo Chávez, il quale sempre dopo l’incidente all’Airbus dell’Air France, ha parlao dell’incidente aereo in cui ha trovato la morte il presidente del Mozambico, Samora Moisés Machel il 19 di ottobre del 1986.

Luigino Bracci, responsabile del sito web de la Radio Yvke, riporta le esatte parole pronunciate da Hugo Chávez appunto in merito alla morte del presidente del Mozambico: “Sapete come la CIA lo ha ucciso? Da una base terrestre intercettarono il sistema elettronico di controllo dell’aereo dove viaggiava il presidente (del Mozambico). In questo modo fecero credere al pilota che l'aereo andava nella direzione giusta, invece lo portarono a schiantarsi contro una montagna. La CIA!" (6).

Un articolo di Oscar L. Aranda Durañona (7), pubblicato dal sito argentino “Urgente 24" lancia la sconcertante ipotesi che l’aereo francese possa essere stato oggetto di un attentato, appunto attrverso la manomissione a distanza dei dati di bordo. L’autore di questa ipotesi è un esperto militare dell’aviazione argentina, già veterano della guerra delle Malvine, attualmente responsabile di un Centro Studi della Forza Aerea Argentina (8).

Screenshot della pagina di Urgente 24 che riporta l'articolo di Oscar L. Aranda Durañona

L’autore spiega che attraverso il sistema satellitare GPS è possibile “entrare” nel computer di bordo dell’aereo ed alterare i dati, facendo, però credere al pilota che è tutto in ordine; si spiegherebbe cosi il fatto che mentre i sensori esterni dell’aereo, avvertendo le variazioni che si stavano producendo sull’aereo, lanciavano ripetuti segnali a terra, in Francia, mentre queste stesse anomalie non erano avvertite dal pilota; si suppone questo perchè il pilota non ha comunicato nessuna allerta, nessun messaggio di aiuto. Ciò fa dunque, pensare che il pilota non si sia reso conto di quanto stesse accadendo; ossia le strumentazioni di bordo, manomesse, davano al pilota segnali che tutto era in ordine, di conseguenza non aveva motivo per inviare segnalazioni di gusto e richieste di aiuto a terra.

L’autore, sempre in questo articolo ricorda quanto avvenuto l’11 settembre 2001. Dopo che il primo aereo si schianta contro il World Trade Center, la Francia ordina a tutti gli aerei in volo (l’autore non specifica, ma immaginiamo che l'ordine sia stato rivolto a tutti gli aerei in volo sul territorio francese e a tutti gli aerei di nazionalità francese ovuqnue si trovassero) di rientrae a terra; tutti i voli furono sospesi fino a nuovo ordine. Inoltre, furono avvisati tutti i piloti della necesità di sganciare i sistemi di volo automatico e soprattutto spegnere il stema satellitare GPS. La Francia fu il primo paese al mondo a dare un ordine del genere e subito dopo che il primo aereo si schianta contro il World Trade Center.

Solo qualche ora dopo, dagli USA si diffuse a livello mondiale la notizia che il cuore del GPS (localizzato nel pentagono) sarebbe stato disattivato per ragioni di sicurezza e di fatto rimase disattivato per 36 ore.

Dunque sembra possibile che attraverso la porta del GPS, un esperto di informatica potrebbe entrare nel sistema di un aereo, manomettere i dati, facendo credere al pilota che è tutto in ordine, quindi farlo cadere o inabissare, come nel caso dell’Airbus francese.

I francesi, nel 2001, in pochi minuti capirono esattamente quello che era suceso l’11 settembre e di conseguenza misero le proprie conoscenze al servizio della sicurezza nazionale del proprio paese e dell’Europa. I francesi avevano capito che “qualcuno” attravreso la porta aperta del GPS era riuscito ad entrare nel sistema di controllo dell’aereo, quindi manomettere i dati, riprogrammare la rotta, facendo schiantare l’aereo contro il grattacielo delle torri genelle. Questo è veramente successo l’11 settembre?

Se l'11 settembre le cose sono andate veramente in questo modo, allora potrebbe essere accaduto lo stesso anche all'Airbus francese e ad altri incidenti misteriosi, come quelli denunciati da Hugo Chávez. La Francia e l’Airbus, che fino ad oggi era considerato l'aereo più sicuro, sono i principali interessati a fare chiarezza, tant’è che nel tentativo di recuperare la scatola nera, che potrebbe risolvere il mistero, hanno inviato sul posto dell’incidente il loro sottomarino nucleare, quanto di più avanzato tecnológicamente ci sia al mondo, per scandagliare fondali così profondi.

Incidenti aerei in cui sono coinvolti gli Airbus

La caduta di questo aereo, ovviamente potrebbe lasciare il segno e profondamente, soprattutto in questo periodo di profonda crisi economica; infatti, il diffondersi di notizie circa la poco affidabilità di un aereo farebbe diminuire o crollare gli ordinatvi. Quale compagnia aerea ordinerebbe, comprerebbe un aereo non considerato del tutto sicuro? Crediamo nessuna. Crollerebbero gli ordini. La Francia ed il consoirzio europeo che costruisce l’Airbus è quindi il più diretto inetressato a fare chiarezza sull’incidente.

L’incidente che ha coinvolto questo Airbus non è l’unico. Infatti, all'improvviso l'Airbus, considerato tra gli aerei più sicuri al mondo, ha cominciato ad avere problemi e sono già vari gli incidenti che hanno visto coinvolto un Airbus.

Ricordiamo alcuni di questi incidenti aerei dell'ultimo anno, in cui era coinvolto un Airbus:

  • 07/10/2008 - Un Airbus A330-300 della Qantas, in volo da Singapore a Perth con 313 persone a bordo, aveva avuto un improvviso calo di altitudine di 2000 metri, mentre si trovava 11.500 metri. La discesa improvvisa aveva scagliato verso il soffitto i passeggeri che non indossavano la cintura causando decine di feriti.
  • 15/01/2009 - Un Airbus A320 dlla US Airways partito da New York e diretto a Charlotte, North Carolina è costretto ad un ammaraggio nel fiume Hudson fra Manhattan e New Jersey. Solo la bravura del pilota ha evitato il peggio;
  • 10/06/2009 - Un Airbus A330-200 della Jetstar partito da Osaka Kansai (Giappone) e diretto a Bilinga Gold Coast (Australia) con 190 passeggeri e 13 membri d’equipaggio è costretto ad un atterraggio di emergenza nell'isola di Guam, nel pacifico.
  • 10/06/2009 - Atterraggio di emergenza per un Airbus A320 con 180 passeggeri norvegesi a bordo, sull'isola spagnola di Gran Canaria a causa di un incendio che si è sviluppato in uno dei reattori, poco dopo il decollo.
Alcuni incidenti aerei hanno origine in problemi tecnici, altri in errorre umano, altri sono dovuti all'azione esterna, un attentato tipo bomba a bordo o bombardamento dall'esterno con un missile. Per l'incidente del primo giugno, al momento non ci sono spiegazioni certe. Sembra da escludersi un attentato “classico”, in quanto chiunque fosse stato l'autore, qualunque fosse stato il motivo, magari politico, lo avrebbe rivendicato. Altrimenti perchè fare un attentato del genere? Inoltre, le prime autopsie sui corpi recuperati sembrano escludere un attentato tipo bomba a bordo, o missile dall’esterno, o cose del genere.

Se la causa di questo incidente non fosse dovuta a cedimento strutturale, o errore umano potremmo veramente trovarci di fronte ad un attentato del tipo avanzato nell'ipotesi da Oscar L. Aranda Durañona, ossia di quelli descritti da Hugo Chávez: un incidente provocato dall'esterno mediante interferenze. Un attentato del genere non si rivendica e non si rivendica perchè chi lo compie non vuole affatto che appaia come un attentato, ma vuole che appaia come un incidente.

Ovviamente noi non possiamo arrivare a nessuna conclusione, ma se ci trovassimo veramente di fronte ad un attentato del genere, un incidente provocato mediante interferenze dall'esterno, un attentato che non appare come tale, possiamo porci delle domande: chi potrebbe esserci dietro un simile attentato? C'è qualcuno interessato al fatto che gli aerei prodotti dalla Airbus abbiano degli incidente? C’è qualcuno che trae un vantaggio economico dagli incidenti che occorrono agli Airbus? Pensiamo siano domande legittime.

Attilio Folliero, Caracas 17/06/2009

Note

(1)  Della partecipazione del viceministro israeliano alla riunione della OEA (OSA) di San Pedro Sula ne da notizia Aporrea, Url: http://www.aporrea.org/tiburon/n135437.html;
(2)  Alò Presidente è un programnma di successo in tutta l’America Latina, grazie ad Internet, alle Tv locali dei vari paesi che la ritrasmettono ed a Telesur (Url: http://www.telesurtv.net/); inoltre, la trasmissione è trasmessa anche in Medio Oriente (Aljazira) ed ha un successo anche nell’Europa centrale;
(4)  Un atto del Parlamento italiano appoggia la richiesta di estradizione del terrorista Luis Posada Carriles, responsabile dell'attentato in cui morì il cittadino italiano Fabio di Celmo. Vedasi nostro articolo;
(5)  Vedasi Ernesto Villegas Poljak, 03/06/09, ¿Luz verde para tumbar un avión?, url: http://www.aporrea.org/actualidad/a79115.html;
(6)  Luigino Bracci, 02/06/2009, Grupos relacionados con Posada Carriles intentarían derribar avión con Chávez y Evo, Url: http://www.radiomundial.com.ve/yvke/noticia.php?25691;
(7)  Oscar L. Aranda Durañona, 05/06/2009, La desaparición del vuelo de Air France sobre el Atlántico no es una noticia más, Url: www.urgente24.com/index.php?id=ver&tx_ttnews[tt_news]=123815&cHash=c8adbbccdf, (Attualmente in Internet Archive, Url: http://web.archive.org/web/20090609051507/http://www.urgente24.com/index.php?id=ver&tx_ttnews%5Btt_news%5D=123815&cHash=c8adbbccdf);
(8)  L’indagine su chi sia Oscar L. Aranda Durañona, autore dell’articolo pubblicato da “Urgente 24” è svolta da Ernesto Villegas, 03/06/09, ¿Luz verde para tumbar un avión?, url: http://www.aporrea.org/actualidad/a79115.html;
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