domingo, 18 de septiembre de 2016

USA: la Clinton verso l'inelegibilità. Elezioni sospese?

Tito Pulsinelli, Selvas, 14/09/2016


La "polmonite" di Ilaria Clinton ha depresso i fans più refrattari, quelli coriacei diventati ciechi e sordi ai numerosi sprazzi di verità diffusi sui media elettronici indipendenti o militanti.

E' davvero difficile credere che una polmonite curata con antibiotici possa privare il paziente dell'uso degli arti inferiori.

E' accaduto semplicemente quel che non pochi si aspettavano che succedesse, e sono stupiti soltanto quelli che credono che il mondo è piatto come la visione unidimensionale vagheggiata dal tribalismo globalista. Incuranti della recidività all'occultamento della verità riguardante i cupi misfatti libici, la civettuola convergenza con islamisti di infima reputazione -incravattati o con turbante- e per l'uso sbarazzino della funzione pubblica a vantaggio della Fondazione Clinton.

Ilaria Clinton è a tutti gli effetti inelleggibile, per ragioni mediche incomprensibilmente occultate. Che cosa può accadere ora? Come reagirà il partito di Wall Street  che ha investito forte sulla prima donna "comandante in capo"? L'unica cosa certa è che la candidatura non sarà restituita a Bernie Sanders, legittimo ma arrendevole vincitore delle primarie. La dirigenza dei "democratici" non farà un passo indietro, neppure rimedierà alla truffa consumata a favore di una Ilaria che finì per "autoproclamarsi".

Clinton, recalcitrante, si incammina verso l'uscita dalla scena (qui). Quelli che muovono i fili nell'ombra si trovano nell'imperiosa necessità di schierare un candidato di rimpiazzo in grado di esprimere il medesimo radicalismo Pantagonale e il fondamentalismo globalista. Insomma, tra i democratici c'è una controfigura delirante e bellicista come la Clinton? O dovranno selezionarla tra i neofiti neocons in fuga da Trump e dai repubblicani? 

Tutti gli scenari sono aperti e di attualità. In caso di morte di un candidato, le elezioni possono anche essere "provvisoriamente" sospese. Considerando la situazione di caos accentuato esistente a Washington, e le stranezze d'un sistema elettivo in cui sono decisivi i "delegati", pensar "male" è una opportuna precauzione. Basta ricordare la rombolesca ascesa di G. W. Bush che -senza la maggioranza dei voti delle urne- entrò alla Casa Bianca. Grazie a una sentenza della Corte Suprema di Giustizi. I suoi componenti, ancorchè vitalizi, erano stati  designati da Bush Primo durante le sue presidenze .

Poi cominciò la "guerra infinita" contro il terrorimo.
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