viernes, 30 de enero de 2015

In Italia si elegge il nuovo presidente della repubblica. Io appoggio Antonio La Trippa n. 47 ... ma probabilmente verrà eletto il democristiano Mattarella

Attilio Folliero, Caracas 29/01/2015 

In Italia, l'oligarchia sta eleggendo il suo rappresentante, ovvero il Presidente della Repubblica. Probabilmente sarà eletto Sergio Mattarella, un democristiano doc, come lo è Matteo Renzi. Se non dovesse risultare Mattarella, sarà comuqnue eletto un altro democristiano. Tanto alla fine sono tutti uguali; tutti sono democristiani e tutti sono al servizio dell'oligarchia italiana e internazionale.

Nel ventennio gli italiani erano tutti fascisti, tutti indossavano la camicia nera, con poche eccezioni. Poi di colpo, fatto fuori Mussolini, la maggior parte dei fascisti passarono ad indossare la camicia bianca dei democristiani. O a caso quelli che indossavano la camicia nera, da un giorno all'altro, sono tutti spariti e sostituiti da nuovi italiani?

Per quarant'anni, la Democrazia Cristiana è stata al potere in Italia. Alcuni democristiani indossavano la camicia rossa, si facevano chiamare PCI, facevano la parte dell'opposizione, ma tutti erano credenti, praticanti di santa madre chiesa cattolica. Ovviamente in una democrazia non può mancare l'opposizone, quindi alcuni democristiani (Napolitano per esempio) si sacrificavano e svolgevano il ruolo di eterni oppositori. Sapevano, comuqnue che prima o poi il premio sarebbe arrivato anche per loro. 

Altri democristiani indossavano una camcia rossa un po sbiadita e si facevano chiamare PSI, i quali inizialmente recitavano anche loro la parte dell'opposizone, per essere poi inglobati nel potere attivo. Altri democristiani indossavano una camicia rossa ancora più sbiadita e si chiamavano pataracchi; questi fin dal loro sorgere sono stati sempre al potere, anche se erano quattro gatti. Infine c'erano i democristiani con la camicia verde, quelli con la gialla, l'azzurra ... comuqnue tutti erano democristiani al servizio dell'oligarchia, disanta madre chiesa e del Vaticano.

I democristiani con la camicia nera, quei pochi che osavano chiamarsi ancora fascisti o destra erano relegati al ruolo di oppositori, fino a quando un altro democristiano doc, Berlusconi, osò sdoganarli e portarli al governo. Berlusconi, ex democristiano del PSI, arrivato al governo alla caduta del muro di Berlino ed alla fine del quarantennio democristiano, rimane al potere per un ventennio.

Alla caduta del democristiano Berlusconi, es PSI, ex Forzista, ex PDL si rimescolano nuovamente le carte, pardon le camicie. Dopo Berlusconi, i governi Monti, Letta e Renzi, tutti figli di un unico padre, Napolitano, ottengono maggioranze che rasentano il 100% dei voti, se non fosse per alcuni crumiri. Insomma le camicie di tutti i colori si uniscono a sostenere i figliocci di Napolitano.

Oggi tutti insieme stanno votando per l'elezione del loro rappresentante, il successore di Napolitano. In questi primi scrutini, il copione, come sempre scritto dallo stesso autore, prevede delle finte lotte (all'ultimo sangue) tra i contendenti, lotte che alla fine si risolvono sempre in un abbraccio generale. Il presidente della Repubblica, come sempre sarà un democristiano doc al servizio della loro classe dominante. Alla faccia degli italiani, alla faccia del popolo.

Il mio presidente ideale è Antonio La Trippa, l'unico politico onesto. Per questo invito a votare Antonio La Trippa. Vota Antonio! Vota Antonio! Vota Antonio n. 47 ... morto che parla.


Ma chi è Sergio Mattarella?

Mattarella è un andreottiano convinto, molto vicino a De Mita, vicinissimo a Mancino, pappa e ciccia con Prodi e strenuo sostenitore di D'Alema del quale è stato Ministro della Difesa  e vicepresidente del suo governo. Non dimentichiamo che il governo D'Alema, con il cattolicissimo Sergio Mattarella alla vicepresidenza, ha appoggiato i bombardamenti della NATO in Jugoslavia ed il conseguente smembramento di questo paese. 

Nel corso della sua lunga carriera ha occupato decine di poltrone; indubbiamente un burocrate e profondo conoscitore dei meccanismi istituzionali, ma non certo un uomo super partes e tanto meno un garante della legalità costituzionale. Non dimentichiamo che quando si è trattato di aumentare il debito pubblico, tra i principali problemi odierni dell'Italia, Mattarella ha non poche responsabilità, dato che siedeva nella stanza dei bottoni. 

E' il perfetto democristiano, figlio d'arte. Infatti è figlio di quel Bernardo Mattarella, parlamentare democristiano tutta la vita, dal 1946 al giorno della sua morte, nel 1971. Anche il fratello Piersanti, ucciso dalla mafia nel 1980, ha seguito le orme dell'illustre genitore, sempre nelle file della Democrazia Cristiana, arrivando, nel 1978, ad occupare l'incarico di Presidente della Regione Sicilia. 

Il nostro Sergio Mattarella, dopo la morte del fratello decide di impegnarsi in politica, risultando eletto al Parlamento nel 1983, ovviamente nelle file della Democrazia Cristiana, della quale diventa vicesegretario tra il 1990 ed il 1992; inoltre è stato direttore de "Il Popolo", l'organo ufficiale della DC. 

E' uno dei redattori della legge elettorale basta sul sistema maggioritario, la cosiddetta "Mattarellum". Dopo la dissoluzione della DC, è tra i fondatori del Partito Popolare. Nel 2008 decide di non candidarsi alle elezioni parlamentari. Il Parlamento, nel 2011 lo elegge Giudice della Corte Costituzionale, ruolo che ricopre ancora oggi. 

Una domanda sorge sponatnea: ma Renzi non era un rottamatore? Il papa's boy nel candidare Sergio Mattarella sembra contraddirsi un po.


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3 comentarios :

  1. Certo, ne sono convinto anch'io di quello che si dice nell' articolo. Non è una novità che nella politica italiana è tutto un inciucio. Cosa credete dei lamenti del cav. pompetta? E' solo sceneggiata che serve a gettare fumo negli occhi alla gente (boccalona), poiché alla fine avrà la quota che gli spetta dal momento che è nei patti. Tutte le minacce sono solo manfrina.
    Perché, ad esempio, non si sa nulla del nazareno, perché non si rende pubblico il suo contenuto? Si capisce al volo che in quel patto c' é qualcosa di sporco che non può essere detto.
    In conclusione nei palazzi si gioca a dadi con la pelle della gente che fa la parte del somaro guidato con "CAROTA E BASTONE".
    Quindi, chiedo: ma dove stà la tanto declamata democrazia in Italia?
    La risposta è che non esiste se non in forma VIRTUALE ci piaccia o no!

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  2. "Alcuni democristiani indossavano la camicia rossa, si facevano chiamare PCI, facevano la parte dell'opposizione". Il PCI di Togliatti era un partito comunista staliniano almeno fino al 1956 (sull'Ungheria Togliatti aveva la stessa posizione di Mosca). Dopo la morte di Togliatti (1964) la linea cambia e sulla Cecoslovacchia (1968) il PCI prende timidamente le distanze da Mosca. Con la segreteria Berlinguer (1972) lo strappo si consuma definitivamente ed il PCI subisce una mutazione genetica che lo porta su posizioni liberaldemocratiche/laburiste: governismo, accettazione del capitalismo, accettazione della NATO, compromesso storico con la DC, capitalismo temperato dalla spesa pubblica. Di certo il PCI non fu democristiano sin dall'inizio: lo divenne.dal 1972 in poi. I servizi segreti bulgari si accorsero che Berlinguer era un liquidatore e tentarono di eliminarlo fisicamente con un finto incidente in Bulgaria. Poi la deriva laburista/liberaldemocratica proseguì col PDS-DS-PD. Fino agli esiti deprimenti e democristiani odierni. C'è un film "Quando c'era Berlinguer" che decrive il clima politico di quei tempi:
    http://www.cb01.tv/quando-cera-berlinguer-2014/

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    1. Caro anonimo, indubbiamente hai ragione. E' ovvio che non tutti erano democristiani. Cito espressamente Napolitano "comunista" da sempre ben visto dagli statunitensi; infatti era soprannominato "Il prete". Il succo del discorso, e penso anche tu possa essere d'accordo è che nel ventennio volenti o nolenti molti italiani erano fascisti ed indossavano la camicia nera (ovviamente e fortunatamente c'erano persone che dissentivano apertamente o di nascosto); poi cade il fascismo e da un giorno all'altro nessuno si dichiara più fascista; la metà (degli italiani piu' o meno) diventa democristina (e suoi annessi e connessi, fino ad arrivare al pentapartito) e l'altra metà all'oposizione (spesso una opposizione di facciata); poi, con il crollo del muro di Berlino e la "scomparsa" della DC e del PCI si rimescolano le carte e si si arriva al ventennio di Berlusconi/Prodi; dopo di che l'attualità ci consegna gli ultimi tre governi imposti dall'alto. Nell 'ultimo secolo della storia d'Italia, benchè situazioni profondamente differenti (la dittatura fascista non è certo assimilabile alla "dittatura democristina" o al ventennio di Berlusconi), nella sostanza l'italiano (medio) non è cambiato: credente (nella santa madre chiesa) e credulone (che si fida sempre del personaggio di turno). Arriva Berlusconi e tutti (o meglio la maggioranza degli italiani) lo appoggiano. Alle ultime elezioni europee il 40% di chi e' andato a votare ha appoggiato Renzi, imposto dall'alto e legittimato proprio grazie a questi voti. Resta anche il fatto che alla fine, gira e rigira chi occupa il potere (a qualasiasi livello, non solo politico) e' sempre la stessa minoranza (la classe dominante, la oligarchia). Anche politicamente alla fine dei conti sono piu' o meno sempre le stesse famiglie. Mattarella e' solo l'ultimo esempio di apparteneti a famiglie che di generazione in generazione stanno sempre al potere; cio' vale anche per gente dell'opposizone. Si potrebbe citare a titolo d'esempio la famiglia Andreotti, Segni, Veltroni, D'Alema ...i primi nomi che mi vengono in mente. Per concluedere quanti del PCI (di qualasiasi epoca) non andavano a messa la domenica? Quasi tutti si sposavano in chiesa, erano tutti battezzati e quando morivano ricevevano l'estrema unzione, esattamente come gli italiani democristiani che indossavano la camicia bianca. Ti ringrazio per il tuo intervento.

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