Commento a caldo di Attilio Folliero, Caracas 04/06/2006 - Ore 23:27
Alle 21.07, ora peruviana, il locale ufficio elettrorale (ONPE) ha comunicato la vittoria di Alan Garcia. Con il 77,33% dei voti scrutinati, il candidato liberale appare con un vantaggio incolmabile: 5.750.148 di voti a favore, ossia il 55,45%, contro i 4.618.301 di voti di Hollanta Humala, fermo al 44,54%.
Alan Garcia è dunque il nuovo presidente della Repubblica del Perù.
I rimanenti voti da scrutinare, pur appartenendo alle regioni interne, dove Humala dovrebbe vincere anche con un ampio margine, non possono ribaltare la situazione. Alan Garcia, il vincitore di queste elezioni, ha costruito la sua vittoria soprattutto nelle aree urbane ed in particolare nell'area metropolitana di Lima, dove ha ottenuto più del 60% dei consensi.
Hollanta Humala, in vantaggio in 14 distretti su 26, vince nelle regioni andine e rurali con un ampio margine, raggiungendo percentuali superiori al 70% nei distretti di Apurima, Huancavelica, Cuzco e Puno; ad Ayacucho ottiene l'80% dei voti.
C'è da dire che la partecipazione al voto è stata in linea con il primo turno e comunque su livelli molto alti, essendo dell'88,96%.
Alan Garcia ha annunciato di volere un governo di concertazione e di attenzione per le classi più deboli, contraddicendosi con il suo stesso programma elettorale, impostato sulla continuità delle politiche neoliberali del suo predecessore. Sul piano internazionale, il vincitore appare alquanto isolato dato che lo scenario latinoamericano è dominato dagli ideali integrazionisti di Hugo Chávez, appoggiato dalla maggior parte dei governi della regione. Il Perù di Alan Garcia si unisce alla Colombia di Alvaro Uribe e sembrano gli unici paesi latinoamericani intenzionati a portare avanti politiche neoliberali e firmare trattati di Libero commercio con gli USA.
La possibile rottura delle relazioni diplomatiche da parte del Governo venezuelano potrebbero accentuare l'isolamento internazionale del Perù. Analisti ed osservatori politici temono che il Governo di Alan Garcia non avrà vita facile e probabilmente le contraddizioni della società peruviana, esasperate dalle possibili politiche neoliberali che porterà avanti il vincitore, condurranno ad uno scontro sociale molto forte.
Hollanta Humala, oggi sconfitto, ha comunque la certezza di avere un grosso seguito, che potrebbe ulteriormente aumentare con il possibile acutizzarsi della crisi sociale peruviana; in definitiva l'attuale candidato sconfitto potrebbe ribaltare la situazione elettorale odierna ed essere il prossimo Presidente del Perù.
Attilio Folliero, 04/06/2006 - Ore 23:27
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