domingo, 16 de abril de 2017

Il Cristianesimo e le donne

Attilio Folliero, Caracas 16/04/2017

Vedasi anche:
Povere donne! Presento una serie di massime e affermazioni di importanti autori cristiani, come apostoli, teologi, santi e papi, raccolte da Dante Lepore. In sostanza una carrellata sulla violenza del potere (religioso) nei confronti delle donne. Ovviamente massime del genere sono riscontrabili in tutte le religioni, ma Dante Lepore si è volutamente limitato ad affermazioni cristiane e cattoliche che esprimono una "forma mentis".

Tali affermazioni, che abbracciano un arco di tempo storico che va dagli apostoli fino a Benedetto XV, permettono di evidenziare come la religione cristiana, tra tutte le religioni è quella che meglio sa occultare la sua immutabile caratteristica. Qualunque religione è oppio per i popoli, ma il cristianesimo è la religione che ha inventato l'ipocrisia, la doppia morale, vizi privati e pubbliche virtù. Non a caso, grandi pensatori come Agostino e Tommaso d'Aquino sanno essere anche... marxisti, se necessario. Tommaso per esempio è uno di quelli che dimostrano la validità della teoria del valore-lavoro.

Prima di passare a questa serie di massime è bene ricordare che la battaglia culturale contro la superstizione è parte integrante della battaglia per l'emancipazione della nostra specie.


San Paolo, Lettere a Timoteo:
«Non permetto alla donna di insegnare, né di comandare all’uomo, ma se ne stia silenziosa. Infatti Adamo fu plasmato per primo, poi Eva; e non fu sedotto Adamo prima, ma la donna essendo stata sedotta cadde nella trasgressione»

San Paolo, I lettera ai Corinzi, XIV, 34-35:
«Come in tutte le comunità dei fedeli, le donne nelle assemblee tacciano perché non è loro permesso parlare; stiano invece sottomesse, come dice anche la legge. Se vogliono imparare qualche cosa, interroghino a casa i loro mariti, perché è sconveniente per una donna parlare in assemblea»

Papa Pio II:
«Quando vedi una donna pensa che sia un demonio, che sia una sorta di inferno»

Sant'Agostino, padre della chiesa cristiana cattolica:
«Le donne non dovrebbero essere illuminate o educate in nessun modo. Dovrebbero, in realtà, essere segregate poiché sono loro la causa di orrende ed involontarie erezioni di uomini santi»

Sant'Odone, abate di Cluny:
«Se gli uomini potessero vedere quel che si nasconde sotto la pelle, la vista delle donne causerebbe solo il vomito. Se rifiutiamo di toccare lo sterco anche con la punta delle dita, come possiamo desiderare di abbracciare una donna, creatura di sterco?»

S. Giovanni Crisostomo, cui è particolarmente devoto Joseph Aloisius Ratzinger, Benedetto XVI:
«La donna è male sopra ogni altro male, serpe e veleno contro il quale nessuna medicina va bene. Le donne servono soprattutto a soddisfare la libidine degli uomini».

S. Giovanni Crisostomo:
«Verso il tuo uomo dovrà andare il tuo anelito ed egli sarà il tuo signore, così dunque discendi alla sua dipendenza, così sii una delle subordinate. Le donne sono destinate principalmente a soddisfare la lussuria degli uomini. Dove c’è la morte ivi c’è il matrimonio e dove non c’è matrimonio ivi non c’è morte»

San Tommaso d'Aquino, Summa Teologica:
«La donna è in rapporto con l’uomo come l’imperfetto ed il difettivo col perfetto. La donna è fisicamente e spiritualmente inferiore e la sua inferiorità risulta dall’elemento fisico, più precisamente dalla sua sovrabbondanza di umidità e dalla sua temperatura più bassa. Essa è addirittura un errore di natura, una sorta di maschio mutilato, sbagliato, mal riuscito»

San Tommaso d'Aquino, Summa Teologica:
«In ogni caso la donna serve solo alla propagazione della specie. Tuttavia la donna trascina in basso l’anima dell’uomo dalla sua sublime altezza, portando il suo corpo in una schiavitù più amara di qualsiasi altra»

San Tommaso d'Aquino, Summa Teologica, 1, q. 92, art 1:
«Cosicché si vede come causata da una natura particolare (dell'azione del seme maschile), una donna non sia altro che una mancanza, o una caso negativo. Per il potere attivo dello sperma, esso cerca sempre di produrre qualcosa di completamente uguale a sé stesso, cioè un maschio. Se invece viene generata una donna, questo può accadere perché il seme è debole, o perché la materia (fornita dalla femmina) è inadeguata, oppure per l'azione di fattori esterni come l'azione dei venti meridionali che rendono umida l'aria»

San Tommaso d'Aquino, Summa Teologica, Suppl., q. 39, art 1:
«... sul conferimento degli Ordini (ad una donna), essa non potrà riceverli, perché dal momento che un sacramento è un segno, non solo la cosa, ma anche la significazione della cosa è richiesta in tutte le azioni sacramentali; ... Di conseguenza, poiché non è possibile nel sesso femminile significare una eminenza di grado, dato che la donna è in uno stato di soggezione, segue che una donna non può ricevere gli Ordini sacramentali»

Papa Paolo VI:
«Dovere principale della moglie è provvedere al governo della casa in subordinazione al marito. All’uomo spetta l’ultima parola in tutte le questioni economiche e domestiche e la donna deve essere pronta all’obbedienza in tutte le cose: il suo posto è soprattutto in casa. Son da condannare gli sforzi di quelle femministe le cui pretese mirano ad un’ampia uguaglianza fra uomo e donna»

San Girolamo, padre e dottore della chiesa cattolica:
«Se è un bene non toccare una donna, allora è un male toccarla: gli sposati vivono come le bestie, infatti nel coito con le donne gli uomini non si distinguono in nulla dai porci e dagli animali irragionevoli»

Papa Benedetto XV:
«È opportuno il voto alle donne perché sono più conservatrici e più legate agli ambienti ecclesiastici, ma ciò non toglie valore alla loro necessaria ineguaglianza e inferiorità in quanto la Sacra Scrittura sottopone soprattutto alla nostra attenzione due dei maggiori pericoli: vino e donne»
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