Fonte: SICOBAS, 04/04/2017
Il SI Cobas denuncia la gravissima repressione (ergastolo a 13 dirigenti sindacali e carcere lungo per altri 18, licenziamento di 2.500 lavoratori) contro gli operai della Maruti-Suzuki di Manesar (India) ad opera del gruppo automobilistico multinazionale, sostenuto da governo e magistratura, e aderisce all’appello del Coordinamento Internazionale dei Lavoratori dell’Automobile, cui partecipa e dà il proprio sostegno, per iniziative di protesta per la scarcerazione dei militanti sindacali Maruti-Suzuki.
Esprimono solidarietà in particolare i 5 lavoratori della FCA di Pomigliano Marco Cusano, Roberto Fabbricatore, Massimo Napolitano, Mimmo Mignano e Antonio Montella, ingiustamente licenziati, reintegrati dal giudice, ma non riammessi al lavoro, e il coordinatore nazionale del SI Cobas, Aldo Milani, ingiustamente arrestato sulla base di una montatura padronal-poliziesca per e sottoposto ad obbligo di dimora.
Esecutivo Nazionale SI Cobas
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Libertà per tutti i lavoratori Maruti-Suzuki incarcerate! Giornate internazionali di solidarietà e protesta il 4 e 5 aprile!
Da anni la lotta dei lavoratori dell’auto di Maruti-Suzuki di Manesar (India) è un simbolo della lotta vincente per la sindacalizzazione e per l’unità tra lavoratori a tempo indeterminato e lavoratori temporanei. Un ampio movimento di solidarietà dei lavoratori e delle masse di Gurgaon si è opposto alla scandalosamente lunga detenzione di 148 leader dello sciopero. Negli anni si sono tenute manifestazioni di massa e scioperi contro l’incarcerazione e la giustizia di classe al servizio del Gruppo Maruti Suzuki. La sentenza del 18 marzo 2017, con l’ergastolo per 13 attivisti e leader sindacali del Sindacato Lavoratori Maruti Suzuki (MSWU) più altri lavoratori condannati a lunghi anni di prigione ha lo scopo di spezzare la loro determinazione. Centinaia di famiglie sono state private dei mezzi di sussistenza.
“I membri del sindacato MSWU sono stati presi di mira perché sono stati alla guida delle lotte fin dal 2011 contro il sistema illegale di lavoro temporaneo e per i diritti sindacali e la dignità dei lavoratori. È un “attacco di classe”, nelle parole dello stesso CEO Maruti, RC Bhargava. Tutti i lavoratori sanno che questa sentenza manifestamente ingiusta è per “darci una lezione” da parte di chi è al potere, perché non si combatta per i nostri diritti e dignità nei reparti e oltre…
Facciamo appello a tutti i lavoratori e alle forze che li sostengono di osservare il 4 e 5 aprile due Giornate di Protesta in tutta l’India e internazionalmente per esprimere solidarietà in qualunque forma possibile.
I lavoratori in lotta nella cintura industriale di Gurgaon-Manesar-Bawal-Neemrana negli stati di Haryana-Rajastan mostrano di non volersi piegare nella difesa dei loro diritti legittimi e rafforzano la loro unità di classe contro l’offensiva del capitale”.
(appello del Sindacato Lavoratori Maruti Suzuki del 29 marzo 2017)
Come Lavoratori dell’Auto diamo il nostro sostegno in tutto il mondo, perché questa azione della Maruti Suzuki Company in collaborazione con il governo fascista di Modi sia respinta!
Il Coordinamento Internazionale dei Lavoratori dell’Auto fa appello per:
- Organizzare attività di solidarietà e scioperi di solidarietà nei luoghi di tutte le società automobilistiche!
- Condurre attività di protesta presso le ambasciate indiane e/o le sedi di Suzuki!
- Libertà per i lavoratori Maruti! Una unica classe – un unico avversario – un’unica lotta!
- Raccogliamo fondi per sostenere le famiglie dei lavoratori incarcerati”
Giornate internazionali di protesta il 4 e 5 aprile: libertà per i lavoratori Maruti!
Per il Coordinamento Internazionale dei Lavoratori dell’Automobile
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Solidarietà internazionale per I lavoratori ingiustamente condannati di Maruti-Suzuki in India!
Protestiamo con forza contro la scandalosa condanna all’ergastolo di 13 attivisti scioperanti e dirigenti sindacali tra i lavoratori della Suzuki-Maruti e a molti anni di prigione per altri 18 lavoratori, da parte del giudice R.P. Goyal il 18 marzo 2017 a Gurgaon, in India!
La lotta dei lavoratori Suzuki-Maruti di Manesar in India rappresenta nel suo complesso una lotta vincente per la sindacalizzazione e per l’unità tra lavoratori a tempo indeterminato e lavoratori temporanei. In molti anni di proteste e scioperi essi hanno realizzato il 1° marzo 2012 con coraggio, passione e determinazione la fondazione del loro Sindacato dei Lavoratori Suzuki-Maruti (MSWU), e hanno contrattato sulla base di un piattaforma rivendicativa per l’abolizione del sistema del lavoro in appalto e temporaneo dall’aprile 2012!
La Direzione ha organizzato una serie di provocazioni contro il rafforzamento dell’organizzazione e per boicottare le trattative, provocazioni culminate nel licenziamento arbitrario di un lavoratore che si era difeso contro insulti discriminatori ad opera di un superiore. 200 picchiatori e poliziotti repressero con la violenza lo sciopero di tutto il personale che ne seguì per il suo reintegro. Senza prova alcuna i lavoratori sono accusati di essere responsabili della morte [per un incendio] del capo del personale Awanish Kumar Dev durante queste lotte. 148 organizzatori dello sciopero sono stati denunciati quali “terroristi” e hanno passato 4 anni in prigione senza processo alcuno! Quasi 2.500 lavoratori sono stati licenziati illegalmente, attuando di fatto la sostituzione di quasi tutto il personale.
Questa criminalizzazione è un attacco contro i lavoratori di Maruti-Suzuki e le loro famiglie, contro i lavoratori indiani e il movimento sindacale e contro di noi, i lavoratori dell’auto di tutto il mondo. Insieme al governo fascisteggiante di Modi il gruppo Suzuki cerca di colpire l’attività di organizzazione in sindacati, ma falliranno! I lavoratori non si sono lasciati intimidire. Il 18 marzo 30 mila lavoratori in cinque stabilimenti sono entrati in sciopero per un’ora subito dopo la sentenza. Prima ancora 100 mila lavoratori della regione hanno boicottato pranzo e cena. Si prepara una giornata di protesta per il 4 aprile.
Il Coordinamento Internazionale dei Lavoratori dell’Automobile chiama a:
- Organizzare iniziative di solidarietà per i lavoratori condannati di Maruti-Suzuki!
- Liberare i lavoratori condannati di Maruti-Suzuki – Risarcimento finanziario per i lavoratori incarcerati per periodi fino a 31 mesi!
- Partecipa al Coordinamento Internazionale dei Lavoratori dell’Auto per collaborare e coordinare le nostre lotte transnazionali e dei gruppi automobilistici!
Per il coordinamento Internazionale dei Lavoratori dell’Automobile: Carlos Luiz Prates Mancha (Brasile), Diego Rejon Bayo (Spagna) Jörn Kleffel (Germania)
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