Fonte: Selvas, 07/08/2017
Questo è il volantino lasciato dal gruppo di paramilitares civili che, agli ordini di un ex tenente disertore dal 2014, ha assaltato una caserma militare di Naguanagua, nella regione centrale del Venezuela.
Un video opportunamente messo in rete, ha consentito ai media internazionali di sparare la notizia così: è in corso una "ribellione militare contro Maduro".
Televideo RAI parla di sventato Golpe militare per abbattere il regime di Caracas e sollevazione militare
E' comprensibile la faziosità, però non è giustificata quando si scambiano i propri desideri per fatti di cronaca. Il copione forse prevedeva una "ribellione" e a Washington e Bogotá stanno lavorando a questo. Una rondine non fa primavera, un disertore e nove contractors civili in uniforme, non fanno neppure una simil-"ribellione militare".
I media europei, però hanno fatto l'apologia persino a un'azione spettacolare, di carattere indubbiamente terrorista. Se fosse avvenuta a Fiesole avrebbero attuato con la stessa leggerezza? Avrebbero ignorato il volantino disseminato dal nucleo di paramilitares e la sua retorica intimidatoria?
A chiare lettere minacciano funzionari statali e membri del partito governativo. E si notifica a chiunque abbia la "vocazione di obbedire ed essere fedeli a questa Tirannia", d'ora in avanti "sarà un obiettivo militare". Chi proclama di voler trasformare i civili in bersagli militari sono mercenari o nazisti. Tertium no datur.
Non certo dei paladini di qualche bizzarra "democrazia" declinata alla anglo-sassone o alla moda di Bruxelles.
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