viernes, 3 de julio de 2015

Una lettera dall'Italia ... che illustra la situazione di crisi

Lettera firmata, 22/06/2015

Ho deciso di pubblicare, in modo anonimo, questa lettera ricevuta da un amico italiano perché illustra la situazione che si vive in Italia. Un cittadino italiano pur avendo un reddito fisso, una pensione, ed una casa di proprietà ha grandi difficoltà a causa di uno stato che estorce denaro con multe e balzelli pretestuosi.

… Quest'anno io andrò per i 70, e un po' mi spaventa quel 7.. nelle condizioni generali di salute e di crisi esterna alla mia persona fisica...

Questo inverno con la mia compagna ho sofferto il freddo. Grazie all'aiuto di un mio compagno in America ho avuto qualche "dollaro" per pagare qualche debito (tra compagni si sviluppa solidarietà). Però la situazione generale non migliora. Il problema è che di lavori non posso più farne, perché la disoccupazione giovanile qui è sopra il 40%. Non posso prendere il posto di giovani senza lavoro... 

Qui non si riesce a campare con 1.100 euro al mese. Io ho casa in proprio ma non basta. Lo stato le inventa tutte per fare cassa sui poveri cristi. Escogita sempre nuove forme di tassazione a partire dal bene di consumo principale, quello dell'abitazione. Poi estorce denaro con multe e balzelli pretestuosi.

Alla fine io e la mia compagna stiamo riducendo i consumi un poco alla volta. Io dovrei curarmi gli occhi ed evito di comprare le medicine, evito di accumulare roba nel frigorifero, vendo qualcosa che non riesco ad usare, persino i libri. Si tira così avanti. Non posso mollare, per le forze che mi restano, la mia battaglia per dare un contributo al cambiamento di questo mondo. Io non dico di voler cambiare il mondo, perché esso cambierebbe e cambia in continuazione anche senza di me, voglio solo contribuire con altri a che esso cambi secondo un indirizzo che ritengo rispettoso delle prerogative essenziali alla nostra specie e alla natura tutta intera. In fondo, rispetto a tanti compagni, spesso impotenti o ignari, ho la fortuna di avere questa posizione di coscienza e di volontà che mi sprona ad andare avanti vincendo le difficoltà. 

... L'assillo materiale della sopravvivenza dunque, nelle presenti e perseveranti condizioni di crisi generale del capitalismo, sarà sempre più forte, come le paure, gli odi e le guerre. Personalmente non voglio soccombere a tutto ciò e vorrei invitare tutti i compagni di un certo valore a continuare a dare il meglio che possono di se al cambiamento di questo sistema, cominciando ad uscire dal capitalismo che ci assassina...

Un caro saluto.
Lettera firmata
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