jueves, 12 de enero de 2017

Gli orrori nascosti dietro il commercio di sangue di cavallo (Petizione)



Il commercio di sangue di cavallo

Le hanno chiamate "blood farms", si trovano principalmente in Argentina e Uruguay e riforniscono le principali aziende farmaceutiche europee.

Il sangue delle cavalle gravide contiene gonadotropina, una sostanza che se somministrata alle scrofe induce il calore artificialmente.

Il risultato? Parti più frequenti e un maggior numero di suinetti pronti da ingrassare, macellare e vendere per gli allevatori.


Alle puledre che si indeboliscono troppo per il salasso forzato viene indotto l' aborto, spesso forando la placenta con le mani, alle altre è permesso giungere al parto.

I puledri nati maschi (un po' come avviene negli allevamenti di mucche da latte e di galline ovaiole) sono destinati al macello, le femmine entreranno nella catena della produzione di sangue.

I lavoratori riferiscono che vengono estratti fino a 10-12 litri di sangue alla volta e gli animali spesso collassano, a volte muoiono.

Quando una cavalla non può più rimanere incinta, viene inviata al macello.

Non troppo tempo fa parlavamo del Premarin, per produrre il quale le cavalle gravide vengono ingravidate e immobilizzate per estrarne l'urina (http://urly.it/21830).

Ora cambia solo il tipo di tortura, questa volta finalizzato a torturare a sua volta altri animali.

Il video dell' investigazione realizzato da Animal Angels e Animal Welfare Foundation:


Petizione: https://secure.avaaz.org/campaign/it/horse_blood_loc/


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