Fonte: Selvas, 14/10/2016
Mosca garantisce il fabbisogno del Venezuela
La Russia riprende il primo posto nella produzione mondiale di grano grazie al boicottagio insensato che gli USA hanno imposto anche alla Unione Europea (UE). Lo segnala Bloomberg (qui) che mette in risalto la sorprendente portata del raccolto in corso. Fino al 4 ottobre, gli agricoltori russi hanno raccolto ben 112 milioni di tonnellate, stabilendo il record degli ultimi 25 anni, e pronostica che ammonterà a 115 milioni di tonnellate la produzione del 2016. La Russia, così, sta ristabilendo il suo storico ruolo in questo settore vitale. Grazie alle sanzioni esterne e a un rublo che si sarebbe svalutato del 45% rispetto al dollaro, ora i produttori locali si apprestano a esportare 40 milioni di tonnellate di cereali, di cui 30 di frumento.
Secondo il primo ministro Dmitri Medvedev, ciò è possibile perchè si è in presenza del "record di tutti i tempi per l'agricoltura russa".
Il Venezuela sarà un destinatario privilegiato di questo flusso, potrà beneficiarsi e far fronte all'embargo silenzioso imposto dalle banche multilaterali e multinazionali USA.
Bloomberg segnala anche che la Russia -per la prima volta dopo vari decenni- aveva gi superato gli USA nell'esportazione di grano del 2015, e indica come probabile anche il sorpasso dell'export della UE (qui) Il CIG ha previsto per l'anno in corso una disponibilità diminuita a 25,5 milioni di tonnellate.
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