Documento confidenziale del 20/11/2007 inviato da Michael Middleton Steere, Ambasciatore USA in Venezuela, a Michael Hayden, Direttore de la CIA. Documento in spagnolo tradotto in italiano da Attilio Folliero, 27/11/2007. Fonte del documento in spagnolo: Aporrea
Fase finale dell'Operazione Tenaglia
Prendendo in considerazione i precedenti documenti informativi dell'Operazione Tenaglia, che in Venezuela è coordinata da Humint, in base alla direttiva 3623-g-0217, aggiorno sullo stato attuale del piano, al fine delle decisioni finali da adottare.
Presentiamo, in forma succinta i diversi scenari, già descritti nei documenti precedenti e che in queste ultime settimane assumono contorni differenti:
Scenario elettorale
Come precedentemente informato, la tendenza delle intenzioni di voto rimane stabile. Fino ad oggi, i vari sondaggi, compresi i nostri danno la viottoria al SI con un vantaggio compreso fra il 10 ed il 13% (57 % SI, 44% NO ). (E' probabile che tale dato che da il NO al 44% sia gonfiato, per giustificare l'enorme quantità di denaro inviata dagli USA. Nota del traduttore).
Si stima una simile percentuale a favore del SI, in presenza di una astensione calcolata attorno al 60%. (Vari sondaggi danno un tasso di astensione compreso fra il 40 ed il 50%. Minore sarà il tasso di astensione, maggiore sarà il vantaggio per il SI. NDT).
In base ai nostri studi, la tendenza vincitrice del SI è irreversibile nel breve termine, ossia nei prossimi quindici (15) giorni non ci potranno essere sostanziali modifiche.
Abbiamo constatato come la campagna pubblicitaria prevista dal Piano e le diserzioni tra le file del Governo (Podemos-Baduel, per esempio) ha permesso di ridurre di circa 6 punti percentuali il vantaggio di Chávez, inizialmente attorno al 15/20%. In ogni caso non è sperabile una ulteriore riduzione del vantaggio, che ha ormai toccato il punto più basso.
Quindi, di fronte al consolidamento di questo scenario, il nostro ufficio raccomanda di eseguire quanto previsto dall'Operazione Tenaglia.
Come di sua conoscenza, abbiamo proposto varie azioni, tra le quali:
Impedire a tutti i costi il referendum o disconoscere il risultato, anche in presenza della nostra chiamata a votare per il NO
Da un punto di vista tattico, ciò può sembrare contraddittorio, però stando al momento politco attuale, è necessaria questa combinazione (Chiamare a votare per il NO ed allo stesso tempo lavorare per impedire la realizzazione o disconoscere i risultati. NDT).
Possiamo disconoscere i risultati del referendum, in base alla diffusa opinione pubblica creata, che la vittoria del NO era scontata. In tal senso continueremo a lavorare con le imprese di sondaggi che abbiamo contrattato (Ossia sanno bene che la vittoria del SI è scontata, però grazie a sondaggi falsi diffusi da imprese di sondaggi "comprate", stanno diffondendo a livello internazionale la convinzione che il NO sia in vantaggio. NDT).
Contemporaneamente alla diffusione di dati a favore del NO, continuiamo ad attaccare il CNE (Consiglio nazionale Elettorale) al fine di screditarlo agli occhi dell'Opinione pubblica e di diffondere l'idea che abbia commesso brogli. In questo senso contiamo con l'assistenza di prestigiosi docenti universitari, che appunto per il loro prestigio internazionale saranno credibili quando sosterranno la tesi dei brogli operati dal CNE e quando insinueranno dubbi sulla tinta indelebile e le macchine utilizzate per l'elezione.
In questo senso è dunque fondamentale andare a votare il 2 dicembre, con la premessa di VOTARE e rimanere in strada, al fine di poter eseguire successivamente quanto previsto dall'OPERAZIONE TENAGLIA. Sulla base di quest'ultimo aspetto abbiamo convenuto con le forze alleate di cominciare a dare informazioni circa il risultato, nelle prime ore del pomeriggio di domenica, ricorrendo ai sondaggi preliminari davanti ai seggi (Exit Pool. NDT). L'operazione prestabilita richiede una coordinazione con i mezzi di informazione a livello internazionale, come stabilito. (La legislazione venezuelana proibisce qualsiasi anticipazione dei risultati ad urna ancora aperte. NDT)
Come spiegato in altro documento, abbiamo approntato questi due scenari in virtù delle divergenze esistenti tra i partiti di opposizione. Nonostante i nostri sforzi di unire tutti i settori dell'opposizione, ci sono opinioni contrastanti riguardo alcuni aspetti del piano. Abbiamo realizzato contatti e riunioni con Primero Justicia e Nuevo Tiempo e a quanto pare non condividono la nostra stategia. Tutto il contrario di quanto accade con il Comando Nacional de la Resistencia y Acción Democrática, i quali sono perfettamente d'accordo.
A questo punto è necessario mettere in evidenze il lavoro svolto da Peña Esclusa e Guyon Cellis, secondo quanto coordinato previamente con Richard Nazario, relativamente al piano di disseminare in tutto il territorio nazionale piccoli fuochi di protesta, che generano un clima di ingovernabilità, premessa indispensabile per il sollevamento generale di una parte consistente della popolazione.
Riteniamo conveniente che questo aspetto operazionale sia diretto dall'Ufficio per evitare complicazioni all'Ambasciata.
I compiti immediti del piano finale
La combinazione delle operazioni previste "pinze o cerniere" (impedire il referendum, denunciare l'imbroglio e prendere possesso delle strade), per poter raggiungere la vittoria finale, necessita di un ulteriore sforzo diplomatico al fine di isolare internazionalmente Chávez, di unificare l'opposizione, unendo gli astensionisti e coloro che votano NO, incrementare l'azione di strada nei giorni immediatamente precedenti il 2 dicembre, sostenere con fermezza la propaganda contro il regime di Chávez, eseguire le azioni militari di appoggio alle manifestazioni di strada e propagandistiche, terminare i preparativi militari delle nostre forze di stanza nella Base vicina (Ci domandiamo quale potrebbe essere la Base vicina? Aruba? Curacao? Colombia? NDT).
L'appoggio degli apparati esterni provenienti dal paese verde e azzurro è già coordinato, è prevista l'azione marittima di azzurro e le forntiere con verde nei punti previsti sono liberi (Con nomi in codice si indica chiaramente l'ingerenza straniera: forse militari straniere di stanza nei paesi che confinano con il Venezuela sarebbero pronte ad entrare in azione. NDT).
Di seguito indichiamo le attività realizzate al fine di raggiungere lo scopo finale:
A) Riguardo le azioni di strada, così come contemplato dal Piano, siamo riusciti a persuadere importanti settori studenteschi vincolati con le istituzioni educative private, affinché si incorporino organicamente alle nostre iniziative per liberarci di Chávez. Durante la terza settimana di novembre abbiamo raggiunto un accordo di massima con i leader studenteschi emergenti che hanno accolto i nostri principi di democrazia e libertà; abbiamo realizzato varie riunioni di lavoro, con la coordinazione dei rettori Rudolph Benjamín Scharikker Podolski dell'Università Simon Bolivar e Ugalde dell'Università Cattolica "Andrés Bello".
Le citate autorità hanno costituito un gruppo dove partecipano alcuni professori, tra i quali primeggia Ángel Oropeza ed il suo gruppo del corso di studi post-laurea in Scienze Politiche. Alle riunioni hanno assistito dirigenti studenteschi di varie università: Yon Goicochea dell'Università Cattolica "Andrés Bello" (UCAB), Juan A. Mejías dell'Università Simon Bolivar (USB), Douglas Barrios dell'Università Metropolitana, Ronel Gaglio dell'Università Monte Ávila, Gabriel Gallo dell'Università "Santa María". Tra questi lider vi e' un accordo di massima, però con alcune divergenze, in relazione alle azioni concrete da realizzarsi nei prossimi giorni.
E' risultato di grande importanza l'atteggiamento assunto dai dirigenti studenteschi di un gruppo denominato Bandera Roja (Bandiera Rossa), anticamente nemico giurato dei nostri interessi nel paese. Il suo dirigente, Ricardo Sánchez dell'università Centrale del Venezuela, fu uno di coloro che appoggiò la nostra proposta delle azioni di strada contro le Istituzioni: CNE (Consiglio Nazionale Elettorale), Tribunale Supremo di Giustizia, e il Palazzo di Miraflores (sede della Presidenza delle Repubblica. NDT).
In ogni caso è necessario continuare a lavorare per l'unità di azione di questi gruppi, dato che ci sono pericoli di fratture a causa della divergenza esistente tra la premessa della non violenza e le esigenze operative che contempla il Piano; ci troviamo di fronte alla stessa contraddizione che abbiamo trovato durante l'analisi dello scenario elettorale. dato che su questi gruppi studenteschi influiscono sia il Comando Nacional de la Resistencia, sia Primero Justicia ed al loro interno si espressano i diversi atteggiamenti dei partiti politici.
B) Como lei sa, uno degli obiettivi dell'Operazione Tenaglia è controllare una zona territoriale o istituzionale, con l'appoggio di massivo di cittadini scontenti, in un lasso di tempo compreso tra le 72 e le 120 ore, tempo minimo stimato necessario per far esplodere la fase successiva delle azioni previste, dove si prevede il pronunciamento militare. In ciò non sono compromessi tutti i settori, e pertanto chiediamo un maggiore intervento del gruppo addetto a costruire le nostre alleanze. Particolarmente importanti sono i contatti e le riunioni con gli ufficiali delle diverse forze e particolarmente della Guardia Nazionale. Benché il precedente contatto che l'ufficio centrale inviò svolse il suo compito, la coordinazione con questo corpo militare non è stato facile a causa della dispersione dei suoi comandi.
In questo ambito, como già di vostra conoscenza in virtù del messaggio urgente inviato, uno dei gruppi coordinati dal nostro contatto operativo fu intercettato e parte dell'armamento fu sequestrato, cosa che ha generato alcuni problemi con la sicurezza. Di fronte al pericolo di utilizzazione politica dei fatti conosciuti pubblicamente, è necessario preparare subito la controinformazione al fine di evitare la demotivazione delle persone che sicuramente saranno denunciate dalle autorità governative, a causa del fatto che i loro dati erano presenti nei cellulari e nei personal computer sequestrati.
C) Nel settore della propaganda e delle operazioni psicologiche contemplate dal Piano in corso, è dove abbiamo raccolto i maggiori successi, fino al punto che nelle ultime settimane abbiamo imposto la nostra agenda e dominata la scena pubblicitaria. Quanto svolto dalla SIP e dalle agenzie internazionali è stato un passaggio chiave. Uno speciale riconoscimento per il lavoro svolto merita Benjamín Gregg ZIF e AAPP dell'Ambasciata (i nomi sono in codice. NDT). Lui ed il gruppo organizzato da Ravell (Federico Ravell è il responsabile della TV Globovision. NDT) sta dando i suoi frutti ed inq uest'ultima fase necessita di un nostro aiuto maggiore.
Su questo ultimo aspetto, debbo informarle che degli 8 milioni di dollari trasferiti, quasi tutti furono spesi in propaganda, pubblicità e contributi ad alcune organizzazioni di facciata. In quest'ultimo caso, abbiamo avuto difficoltà con la Development Alternative INC, dato che il controspionaggio nemico ha scoperto la nostra connessione col signor Gerson Patete ed controllano il conto presso il Banco Mercantil, N. 0105-0026-59-102636243-1. Con la massima urgenza è necessario smettere di effettuare trasferimenti su questo conto e trovare un altro canale per continuare a finanziare l'Operazione Tenaglia.
_________________
Per un blog è molto importante che il lettore faccia lo sforzo di cliccare sui tasti social "Mi piace", "Tweet", “G+”, etc. che trovate qui sotto o a lato. Grazie
No hay comentarios :
Publicar un comentario