Attilio Folliero, Caracas, 22/11/2007
Ancora una volta la Nocioni su Liberazione, per parlare male della Rivoluzione bolivariana.
Subito dopo l’apparizione delle caricature di Enzo Apicella da Caracas a favore della rivoluzione, ecco rispuntare la Nocioni, inviata a Caracas per parlare di Baduel passato all’opposizione. Una coincidenza l’articolo della Nocioni, subito dopo le vignette di Enzo Apicella a favore di Chávez?
In politica non essite l’ingenuità, ossia niente succede per caso, per cui non è sbagliato pensare che la Nocioni sia stata inviata a Caracas, da quella parte del partito della Rifondazione Comunista, di cui Liberazione è l’organo ufficiale, che si oppone fortemente al socialismo ed al progetto socialista di Hugo Chávez.
La Nocioni questa volta parla di Baduel, del generale Baduel, del grande amico di Chávez ora passato ad essere un suo oppositore, il quale ha paragonato la riforma ad un colpo di stato. Se il popolo, nel referendum del prossimo due dicembre dovesse approvare la riforma (cosa del tutto scontato, considerando i sondaggi, anche quelli di opposizione, che danno nettamente la vittoria al si, ossia all’approvazione della riforma) c’è da chiedersi: “Che razza di colpo di stato è una riforma approvata in referendum dalla maggioranza del popolo venezuelano?
Torniamo a Baduel ed alla Nocioni. Perché la Nocioni non racconta i possibili veri motivi del passaggio all’opposizione di Baduel? Perché non dice che, ancora diciotto giorni prima del suo pronunciamento contro Chávez e contro la riforma, Baduel difendeva a spada tratta la riforma ed il processo?
La Nocioni non dice che Baduel nel libro “Chávez nuestro” di Rosa Miriam Elizalde e Luis Baez, a pag. 277, confessa che nell’aprile del 2002 l’opposizione ed emissari del governo statunitense gli avevano offerto milioni di dollari per tradire Chávez e lui, costituzionalista, aveva rifiutato. Come mai non si domanda e non domanda allo stesso Baduel, se oggi l’opposizione gli ha offerto più soldi?
La Nocioni non dice che il Signor Baduel era il portavoce di un progetto di treno elettromagnetico per collegare Caracas a La Guaiara (Aeroporto). Percorso 17 chilometri, costo di questo progetto futurista ben 12.000/15.000 milioni di dollari. Ovviamente dietro tale progetto c’erano alti interessi ed a lui magari erano state promesse le briciole; però, quando si parla di somme cosi elevate, di 15.000 milioni di dollari, una briciola dell’1% ammonta a 150 milioni di dollari e tale briciola potrebbe far gola a più di una persona. O no?
Il progetto di Baduel è stato bocciato dal Governo Chávez, così come avrebbe fatto qualunque governo con un minimo di buonsenso. Sarebbe logico e morale spendere 15.000 milioni di dollari per collegare due città distanti tra loro 17 chilometri? Tra l’altro c’è da aggiungere che il treno elettromagnetico in Germania, paese all’avanguardia nel settore, è stato scartato per le brevi distanze ed utilizzato esclusivamente per lunghi percorsi ossia non ha senso spendere tanti soldi per collegare due città distanti 17 chilometri.
Una domanda sorge spontanea e che avrebbe dovuto farsi anche la Nocioni: non è che dietro il passaggio all’opposizione del signor Baduel ci sia proprio il rigetto di questo progetto che il signor Baduel stava portando avanti per conto di altri? Perché la Nocioni nasconde ai suoi lettori questo particolare da 12.000/15.000 milioni di dollari? Una somma del genere non è certo qualcosa di insignificante. O no? Per ulteriori particolari sulla storia del terno elettromagnetico venezuelano che portava avanti il signor Baduel, si consulti la Pagina di Omar Montilla (in spagnolo), già membro della segreteria del Governo Chávez.
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